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1.
Riassunto L'autore ha studiato lo sviluppo in vitro del polmone embrionale di pollo, espiantato a 4 e 5 giorni di incubazione e tenuto in cultura fino ad un massimo di 5 giorni. Il processo di ramificazione dell'albero bronchiale continua in cultura, e puó essere seguito direttamente, mediante l'osservazione della cultura allo stato vivente, fino a che la ramificazione non diviene troppo complicata.L'esame istologico delle culture dimostra la comparsa di fenomeni molto simili a quelli che avvengono nelle condizioni normali di sviluppo, come viene dimostrato dal confronto fra le culture e polmoni di embrioni di pollo dal 5 ° al 10 ° giorni di incubazione. In particolare si sono osservati nelle culture: la secrezione vescicolare dell'epitelio della trachea e dei bronchi, fenomeni di migrazione cellulare attraverso l'epitelio, l'assottigliarsi dell'epitelio verso le ultime ramificazioni corrispondenti ai capillari aeriferi, il distacco di cellule dall'epitelio dei bronchi e dei piccoli rami e la loro caduta nel lume.In confronto allo sviluppo normale si osserva nelle culture una minore rapidità di ramificazione e la scomparsa dei sacchi aeriferi addominali.Ringrazio il Prof. E. Borghese, che ha seguito l'esecuzione della presente ricerca.  相似文献   

2.
Riassunto L'A. ha studiato il sistema ipotalamo-ipofisario della femmina del Tritone crestato normale e nelle seguenti condizioni sperimentali: lesioni ipotalamiche, ipofisectomia, carico osmotico, allevamento in ambiente secco, trattamento con acetato di rame. Negli animali ipotalamo-lesi in estate o allevati a temperatura artificiale di tipo estivo in inverno, l'A. ha osservato in un primo tempo un aumento dell'attività secretoria nelle cellule del n. m. p., che poi declina per esaurirsi completamente 50 giorni circa dopo Fintervento operatorio, senza che ne segua atrofia cellulare. Il neurosecreto si accumula nel moncone prossimale del f. preottico-ipofisario, le cui fibre lentamente degenerano in direzione pètale. Nella neuroipofisi l'atrofia tissulare e la rarefazione di sostanza neurosecretoria, già apprezzabile dopo 9 giorni, appaiono estremamente spinte dopo 50 giorni circa. L'atrofia della neuroipofisi, la deplezione in essa del neurosecreto, e il calo dell'attività secretoria nelle cellule del n. m. p. sono meno accentuate negli animali allevati, d'inverno, a temperatura naturale.Negli animali ipofisectomizzati l'A. ha osservato che durante la prima settimana l'attività secretoria nelle cellule del n. m. p. tende ad aumentare. Dal 12° giorno in poi lentamente declina, ma non si esaurisce del tutto neppure dopo 36 giorni, ed entro questo termine le cellule secernenti non degenerano. La quantità di neurosecreto entro le fibre del f. preottico-ipofisario è scarsa nei primi tre giorni, aumenta e si mantiene rilevante dal 5° al 12° giorno, e progressivamente poi diminuisce, senza mai scomparire del tutto. In corrispondenza del tuber le fibre del f. preottico-ipofisario degenerano, e in esse si accumula sostanza neurosecretoria. La degenerazione progredisce lentamente in direzione petale.Il carico osmotico (allevamento in soluzione all'1% di cloruro di sodio) tanto in animali integri che in animali ipotalamo-lesi ha portato, nel corso di 10 giorni, alla degenerazione delle cellule neurosecernenti del n. m. p., ad una forte diminuzione del neurosecreto entro gli assoni del f. preottico-ipofisario e ad una netta deplezione della colloide neuroipofisaria, non accompagnata da mitosi nei piuiciti.Del pari l'allevamento in ambiente secco ha determinato solo in un primo tempo un'esaltazione dei fenomeni neurosecretori nelle cellule del n. m. p. e un incremento dei fenomeni di trasporto lungo la via neurosecretoria; in un secondo tempo però subentrano fatti degenerativi a carico delle cellule secernenti e una più o meno marcata deplezione della colloide nella neuroipofisi.Infine gli effetti ottenuti con iniezioni di acetato di rame sono troppo poco netti per autorizzare qualsiasi deduzione.  相似文献   

3.
Abstract

Aumento della sintesi di invertasi in seguito a trattamento con saccarosio in cotiledoni isolati da semi germinanti di ricino. – L'attività invertasica per cotiledone aumenta durante la germinazione di semi di ricino. In cotiledoni isolati ed incubati in acqua distillata per 15–22 ore, l'aumento di attività invertasica è molto scarso, L'aggiunta di saccarosio 0,1 M al mezzo di incubazione provoca un aumento di circa 40% dell'attività invertasica; aumento che non si riscontra se i cotiledoni vengono incubati in glucosio 0,1 M. La pre-senza di attinomicina D e di puromicina nel mezzo di incubazione previene lo sviluppo dell'attività invertasica. L'apparente specificità del saccarosio nell'indurre l'aumento di sintesi dell'enzima viene brevemente discussa nel quadro piú ampio dei fenomeni di regolazione da substrato delle sintesi di enzimi.  相似文献   

4.
Riassunto La muscolaris mucosae passando dall'esofago allo stomaco presenta una suddivisione e poi uno sfioccamento dei fasci muscolari, che si risolvono in singole file di cellule: queste vanno a costituire una lamina continua espansa in superficie, i cui elementi sono diretti in ogni senso. Da questa lamina, che sulla faccia interna presenta un gran numero di concavità, si staccano gruppi di cellule che circondano a spirale i tubuli ghiandolari, dirigendosi verso la superficie libera della mucosa: la mucosa risulta quindi compenetrata da un dispositivo muscolare, la cui contrazione determina la spremitura delle ghiandole, delle vene e dei linfatici.Nella parte pilorica, dove la muscolaris mucosae è più robusta, in relazione alla riduzione di calibro del viscere le cellule muscolari tendono a riunirsi nuovamente in fascetti diretti in ogni senso. In corrispondenza del piloro le cellule muscolari si riuniscono in fasci a forma di robusti nastri disposti in strati sovrapposti ed assumono nuovamente, come nel cardia, una direzione longitudinale. Contraendosi, esse determinano la formazione di una piega anulare della mucosa, che può ridurre od occludere il lume, con l'effetto di rinforzare o completare o perfezionare l'azione dello sfintere.  相似文献   

5.
Riassunto Gli Autori hanno minutamente studiato nel gatto 1'innervazione del polmone, prendendo specificatamente in considerazione le modalità di innervazione del diversi elementi strutturali del parenchima, e il progressive cambiamento di forma delle cellule nervose simpatiche durante l'accrescimento e la senescenza.Gli AA. hanno inoltre studiato il comportamento del metasimpatico polmonare in condizioni di alterata funzionalità (polmone residuo dopo lobectomia e pneumonectomia sperimentali).I risultati più salienti possono essere cosi riassunti: sono stati osservati con particolare attenzione i corpuscoli nervosi terminali di natura sensitiva nelle diverse sedi (ghiandole, epitelio bronchiale, parete dei vasi sanguigni, guaina miocardica delle vene polmonari). Qusti dati, oltre che importanti dal lato morfologico, rappresentano la base anatomica per una esatta interpretazione di molti fenomeni di osservazione clinica: regolazione della dinamica circolatoria, dolore viscerale, riflessi partenti dal peduncolo polmonare e dalla regione dell'ilo.Nelle cellule nervose dei gangli intrapolmonari di soggetti normali si attua una crescita postnatale, che in genere è apparsa di lieve grado. Le modificazioni più salienti, cui vanno incontro i neuroni simpatici polmonari, sono espresse dall'aumento in volume del pirenoforo e dalla comparsa di dendriti, peraltro non molto numerosi.Il processo della complicazione morfologica delle cellule del metasimpatico polmonare avviene seguendo le stesse modalità, sia nell'accrescimento e nella senescenza fisiologica che in condizioni di superlavoro realizzate sperimentalmente (lobectomie, pneumonectomie). L'unica sostanziale differenza, fra il decorrere del processo normale e quello svolgentesi nel polmone residuo costretto ad un superlavoro, è data dal ritmo e dal grado delle trasformazioni rispettive: lente e graduali nel primo, concentrate nel tempo e assai spiccate morfologicamente nel secondo. L'aumento in volume del pirenoforo, l'accrescimento rigoglioso dei dendriti e lo sviluppo delle formazioni parafitiche vengono dagli Autori, analogamente a quanto è stato prospettato da altri Ricercatori per i neuroni di altre sedi, considerati nella identica maniera: tali modificazioni strutturali rappresentano cioè il meccanismo attraverso il quale il neurone polmonare perviene ad una maggiore estensione delle sua superficie, realizzando in tal modo un incremento, talora cospicuo, della sua massa, nella forma la più favorevole al suo metabolismo.  相似文献   

6.
Riassunto Dopo la discussione del metodo per la fissazione in toto del ventricolo sinistro a differenti pressioni passive di riempimento vengono riportati i dati biometrici ultrastrutturali della componente contrattile, dei mitocondri e del sistema trasversale del reticolo delle cellule miocardiche.L'aumento della pressione intraventricolare determina un rapido allungamento del sarcomero che raggiunge il valore di 2,2 a 10 mm Hg mentre il suo incremento è proporzionalmente minore ad elevate pressioni passive.Le miocellule degli strati sottoendocardici allo stesso livello pressorio sono inoltre maggiormente distese rispetto a quelle degli altri strati. Dall'analisi dei grafici relativi alle curve tensione/lunghezza e tensione/volume, risulta, inoltre, che l'allungamento dei sarcomeri è solo parzialmente responsabile dell'aumento della capacità ventricolare, per cui si può supporre che avvenga un nuovo ordinamento spaziale dei vari fasci nel contesto della parete.La distensibilitá passiva del sarcomero, qualora sia rapportata a precisi dati anatomo funzionali della cavità ventricolare, può essere ritenuta un valido modello per lo studio della contrattilità miocardica in condizioni normali e patologiche.
Ultrastructural bases of myocardial contractility: the passive distensibility of the sarcomere, as an index of ventricular function
Summary Having described a method of total fixation of the left ventricle at different levels of passive pressure, the Authors refer about biometrical and ultrastructural data of the contractile component, the mitochondria and the transversal reticular system of the heart muscle cells.The raise of pressure in the ventricle determines a rapid increase of the sarcomere length, which can reach the value of 2,2 at a pressure of 10 mmHg. However, with higher passive pressures, a proportional minor increase of the sarcomere is found.With the same pressure, the myocells situated directly under the endocardium, became more distended than the myocells situated further in the myocard.From the analysis of the diagrams tension/length and tension/volume follows that the increase of the sarcomere is only partially responsible for the augmentation of the ventricular capacity. It is therefore possible that at the same time a new spatial arrangement of the fibres occurs.The passive distensibility, studied under any functional and anatomical condition of the ventricle, may be considered a valuable in vitro model for the study of the myocardial contractility under physiological as well as pathological conditions.


La ricerca è stata eseguita con i fondi del C.N. R.  相似文献   

7.
Riassunto Con metodi istochimici e con metodi di colorazione e di impregnazione per il tessuto gliale fu studiato il materiale intercellulare interposto ai neuroni e fibre nervose nel nevrasse di anfibi urodeli ed anuri (Triton taeniatus, Triton cristatus, Amblystoma mexicanum, Xenopus laevis, Bufo vulgaris, Rana esculenta).I metodi istochimici hanno dimostrato nel materiale interneuronico la esistenza di sostanze del gruppo dei mucopolisaccaridi: esse formano, probabilmente un materiale anisto che dopo fissazione precipita in un reticolo granulare e filamentoso, metacromatico, HOTCHKISS positivo, sensibile all'azione degli enzimi ialuronidasici. Gli studi sui gliociti hanno dimostrato che soltanto nei centri assili degli anfibi anuri esiste una architettura gliovascolare formata prevalentemente da gliociti ependimali: negli altri centri degli anuri e in tutto il nevrasse degli urodeli si trova una rada ed incompleta trama di prolungamenti ependimali con pochi gliociti protoplasmatici siti nella ccmpagine dei centri e sottopiali: le fibre ependimali hanno in questo caso scarsissimi rapporti con i vasi sieche non si può parlare di una vera architettura gliovascolare.Fu dimostrato un sensibile antagonismo fra la intensità delle reazioni istochimiche per la sostanza anista e la complessità delle architétture gliali.Gli autori ritengono esatto definire tutto il materiale interneuronico con il termine di glia proposto dal VIRCHOW: la glia risulta quindi composta da un materiale anisto mucopolisaccaride e dai gliociti riuniti o no in architetture gliovascolari.Dedicate al Prof. F. Baltzer nel suo 70° compleanno.Richerche condotte con il sussidio di fondi del C.N.R.  相似文献   

8.
Riassunto Il succo di uova di Bombyx mori, riscaldate a 50° C per mezz'ora, all'inizio della svernatura, mostra un cospicuo aumento di viscosità rispetto al controllo. Dopo circa due mesi le uova riscaldate forniscono succo ancora notevolmente più viscoso del controllo. L'esame dei dati viscosimetrici mostra che durante questo tempo vi è stata una regolazione viscosa, ma imperfetta, che si può stimare con approssimazione del 43,17%. Anche ammettendo che si giunga ad avere una regolazione completa, è- da supporre che l'ambiente anomalo, in cui per un tempo così lungo viene a trovarsi l'embrione, non sia senza effetto su di questo e possa indurre sul futuro organisme somazioni o vere mutazioni.
Zusammenfassung Preßsaft von Eiern von Bombyx mori, bis auf 50° für eine halbe Stunde lang erwärmt, zeigt eine entschieden größere Viskosität als der von Kontrolleiern. Ungefähr 2 Monate lang bleibt diese Viskosität gleich, trotzdem schlüpfen die Eier zu 100%. Die erhöhte Viskosität entsteht wahrscheinlich durch Dishydratation der Eier oder durch Veränderungen in der Micellärstruktur der proteischen Komplexe.Diese erhöhte irreversible Viskosität erlaubt in jedem Fall die normale Entwicklung der Eier.Es erscheint möglich, daß eine irreversible Änderung eines chemischphysischen Charakters des Cytoplasmas, wie die beschriebene, der Grund einer Mutation sein kann, indem sie auf die Chromosomen wirkt und das Cytoplasma, in welchem die Chromosomen arbeiten, verändert.
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9.
Riassunto Furono istituiti confronti, in preparati col metodo Golgi-Cox, tra i caratteri dei neuroni piramidali grandi, medi e piccoli della corteccia cerebrale di Mammiferi di grandezza somatica molto differente, e piú precisamente: cavallo, bue, uomo, scrofa, pecora, capra, cane, gatto, coniglio, cavia, ratto, topo. Nell'uomo fu scelto il campo 4 di Brodmann; negli animali una regione della corteccia presumibilmente corrispondente.Nello stesso materiale fu determinata, in preparati col metodo Nissl, la densità dei neuroni, in modo da poter stabilire il numero dei neuroni per mm3 di corteccia.Furono riscontrate differenze modeste nella grandezza del pericario nei vari animali, incomparabilmente meno accentuate di quelle esistenti nello stesso materiale per i neuroni sprovvisti di dendriti (gangli sensitivi). Sono invece imponenti le differenze nell'estensione dell'arborizzazione dendritica. Tali differenze sono di più alto grado nelle grandi cellule piramidali che nelle medie e nelle piccole; però sono ben evidenti anche in queste ultime.Tra i valori ottenuti nella densità dei neuroni e quanto risulta nei preparati col metodo Golgi sull'estensione dell'arborizzazione dendritica negli animali di grandezza corporea differente, vi è coincidenza nel senso che, quanto più ampio è lo spazio occupato dall'arborizzazione dendritica dei neuroni della corteccia e quanto più numerosi sono i neuriti afferenti e le loro collaterali, tanto minore è la densità dei neuroni.I risultati delle presenti osservazioni si accordano con i recenti reperti col microscopic elettronico, secondo i quali i neuroni, la glia ed i vasi sanguiferi sono fittamente stipati, al punto che le fessure, le quali li separano, sono dell'ordine di grandezza submicroscopica; non esistono, nei centri nervosi, altri componenti al di fuori dei neuroni, della glia e dei vasi.Dedicato al Prof. Giuseppe Levi per il suo 88 compleanno. Ricerche compiute con un contributo del C.N.R.  相似文献   

10.
Autoriassunto Allo scopo di dare una giusta interpretazione alle supposte lesioni isolate della congiuntiva e del bulbo oculare da dermatomiceti ed a quelle che più frequentemente si vedono insorgere nel corso di micosi profonda cutanea (kerion), gli AA. hanno condotto una serie di ricerche nel coniglio sano ed in quello portatore di dermatomicosi sperimentale, al 6° ed al 25° giorno dall'innesto cutaneo e cioè in momenti differenti di stato allergico il cui sviluppo, nel coniglio, è stato da essi esattamente osservato e definite con esperienze preliminari. E' stato così esaminato il comportamento della congiuntiva, cornea, camera anteriore e vitreo in seguito all'introduzione, con varie modalità tecniche, di sospensioni di Trichophyton gypseum asteroides e di Microsporon lanosum.Gli AA., non riconosciuto un vero potere patogeno di questi dermatomiceti per la congiuntiva e per le altre parti del bulbo (cristallino escluso), mettono in dubbio che le descritte manifestazioni isolate siano provocate da un diretto impianto dei funghi.Confortati dai risultati ottenuti con l'inoculazione di materiale ifomicetico nella congiuntiva di animali in stato allergico, gli AA. interpretano tutte le congiuntiviti che compaiono talvolta nel corso di dermatomicosi profonde come una reazione di questo tessuto allergizzato dalla preesistente localizzazione cutanea del micete, reazione provocata dall'apporto di elementi ifomicetici figurati o di loro tossine, o per via ematica oppure talvolta, come nel caso particolare della congiuntiva, per via esterna.Una oftalmoreazione nell'animale e nell'uomo in stato allergico non è stata riscontrata dagli AA. mediante l'instillazione di tricofitina concentrata; essa si verifica invece in modo netto e costante sia nel primo che nel secondo quando l'introduzione avviene per via sottocongiuntivale.
Summary In order to give a right interpretation to supposed isolated lesions of the conjunctiva and of the ocular globe caused by dermatophytes and to those that more frequently appear in the course of deep dermatophytosis (kerion), the AA. executed a series of researches on normal rabbit and on rabbit infected with experimental dermatomycose at the sixth and twentyfifth day after infection, that is in different moments of allergic state, the development of which, in the rabbit, as been exactly observed and established by them with preliminary experiences.They examined in this manner the reaction of conjunctiva, cornea, anterior chamber and vitreous after inoculations, with various technic modalities, of suspensions of Trichophyton gypseum asteroides and Microsporon lanosum.The AA. have not recognized a true pathogenic power of these dermatophytes against the conjunctiva and other parts of ocular globe (excluded crystalline) and they doubt that the described isolated manifestations are caused by a direct establishing of fungi.Corroborated by results obtained with inoculation of fungous material into the conjunctiva of rabbits which had a developed sensitivity, the AA. interpret every conjunctivitis that sometimes appears in the course of deep dermatophytosis like a reaction of this tissue that is in allergic state for the preexistent cutaneous localisation of fungus, reaction caused by arrival of hyphomices or their toxins, or through the way of blood circulation or sometimes, as in particular case of conjunctiva, through externe way.An oftalmic reaction in the animal and in the man that have a developed sensitivity, has not been observed by AA. by means of instillation of concentrated trichophytin; it instead appears clearly and constantly in both of them when introduction is made through subconjunctival way.


Gli AA. hanno collaborato al lavoro in parti uguali.  相似文献   

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