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1.
In this short overview problems, requirements and strategies for the application of enantioselective catalysis in fine chemicals production are discussed. The factors are described and analyzed which determine whether a catalytic method is suitable for industrial application. Selected examples of enantioselective catalytic production processes are described in some detail in order to illustrate the potential of this modern technology.
Riassunto   Catalisi asimmetrica in dustriale: Metodiche e risultati. In questa breve rassegna vengono discussi i requisiti e le strategie applicative per l'impiego della catalisi, enantioselettiva nella produzione di fine chemicals. Sono descritti ed analizzati i fattori che determinano l'applicabilità industriale di un metodo catalitico. Vengono scelti e descritti in qualche dettaglio esempi di processi produttivi catalitici enantioselettivi, che servono ad illustrare il potenziale della tecnologia moderna.
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2.
Catalysis is the key technology for the development of green processes for the industrial production of active pharmaceutical ingredients. The design of green, efficient and cost competitive industrial process of idarubicin, erlotinib and ivermectin shows the central role of catalysis.
Riassunto   La catalisi: tecnologia fondamentale per it design di processi industriali a basso impatto ambientale nell'industria farmaceutica. La catalisi è la tecnologia fondamentale per lo sviluppo di processi industriali ?green?, efficienti e a basso costo per la produzione di idarubicina, erlotinib e ivermectina, dimostra il ruolo centrale dei processi catalitici.
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3.
Riassunto L'Autore riporta dalla letteratura dati sull'importanza della melata degli Afidi nell'alimentazione delle Formiche e sul sensibile incremento che le cure delle operaie apportano nella moltiplicazione e propgazione degli Afidi e nella produzione di melata. Le ricerche dell'Autore sull'intensità della trofobiosi tra Formiche e Afidi, condotte in boschi di sole conifere e in foreste miste di conifere e latifoglie, dimostrano che le Formiche seguono l'avvicendamento di diverse specie di Afidi sulle diverse essenze nei vari mesi dell'anno; se ne deduce che il bosco misto offre alle Formiche una nutrizione più ricca e variata di quella offerta da una foresta con una sola essenza. Altre ricerche confermano l'incremento determinato dalle cure delle Formiche sulla moltiplicazione degli Afidi anche quando questa è ostacolata da taluni fattori climatici avversi. Si documentano infine alcuni danni derivati alle piante forestali, particolarmente in giovani rimboschimenti, dall'incremento delle colonie di Afidi provocate dalle Formiche, e si mette in evidenza come sia possibile controbilanciare le perdite economiche sfruttando razionalmente la super-produzione di melata al fine di ottenere maggiore produzione di miele da parte delle Api.

Beobachtungen im Rahmen eines Forschungsauftrages, für dessen grosszügige F?rderung ich der Deutschen Forschungsgemeinschaft aufrichtig danke. Herrn Prof. Dr. Dr.G. Wellenstein verdanke ich viele wertvolle Ratschl?ge und Hinweise.  相似文献   

4.
Riassunto La proprietà antidotica di 68 ceppi diversi di miceti é stata studiata usando come test l'inattivazione della tossina stafilococcica. Viene descritto un rapido metodo di titolazione e viene definita una unità antidotica. Sono stati trovati attivi 7 ceppi di Penicilli, 6 di aspergilli, 4 di lieviti e un ceppo diB. subtilis. La massima attività é stata trovata in un ceppo diAspergillus fumigatus. Per ottenere una maggiore produzione della sostanza attiva prodotta da questo ceppo diAspergillus fumigatus, é stata studiata l'influenza di alcuni terreni culturali e del loro pH sulla curva di produzione. Migliore terreno fu trovato il terreno di Abraham con aggiunta di idrolisato di caseina al 0,5–1%; migliore pH iniziale del terreno 4–5. Massimo di produzione si ebbe in settima giornata con pH di circa 7. La sostanza antidotica prodotta dall'Aspergillus fumigatus é distrutta dal riscaldamento per mezz'ora a 60°, ha una scarsa resistenza agli acidi e una forte resistenza agli alcali, con optimum di stabilità a pH 7, dializza solo in parte. Non é tossica, per la cavia, contrariamente a quanto é già noto non ha attività antibiotica verso lo stafilococco. L'azione sulla tossina difterica é stata pure studiata. Dopo 20 ore di contatto la sostanza diminuisce la tossicità della tossina difterica da 813 DML a 200 DML e il potere flocculante da 36 UF a 28 UF. Dopo 3 giorni di contatto la tossicità era diminuita da 400 DML a 74,5 DML e il potere flocculante diretto era scomparso. Ulteriori ricerche richiedono una purificazione del principio antidotico.
Summary The antidotal property of 68 different strains of mycetes has been studied using as a test the inactivation of the staphilococcus toxin. A rapid method of titration is described and an antidotal unit is defined. 7 strains of Penicilli, 6 strains of Aspergilli, 4 strains of yeasts, 1 ofB. subtilis have been found to be active. The greatest activity was found for a strain ofAspergillus fumigatus. In order to get a larger production of the active substance produced by this strain ofAspergillus fumigatus, the influence of many cultural media and their pH on the production curve were investigated. The best medium was found to be Abraham's medium to which 0,5–1% of hydrolysed casein had been added, the best initial pH of medium 4–5. Maximum production was observed on the 7th day, with pH of about 7. The antidotal substance produced byAspergillus fumigatus is destroyed by heating at 60° for 1/2 hour, has a weak resistance against acids and a strong one against alkali, with optimum of stability at pH 7, dialyzes only partially. It is not toxic for guinea pigs; differently from what is already known, it has no antibiotic activity against staphilococci. The action on the diphteria toxin has been studied. After 20 hours of contact the substance diminishes the toxicity of the diphteria toxin from 813 DML to 200 DML, and the flocculation power from 36 U.F. to 28 U.F. After 3 days of contact the toxicity was decreased from 400 DML to 74,5 DML and the direct flocculation power had vanished. Further analysis demands, however, a purification of the antidotal principle.


Ringrazio il Dott. Cavalli e l'Istituto Sieroterapico Milanese per l'aiuto ed i mezzi fornitimi durante lo svolgimento delle ricerche.  相似文献   

5.
At altitudes between 1300 m to 2100 m in the Etna massif (Sicily), an endemic species of theBetula genus,Betula aetnensis Rafin, grows in a well-defined microclimatical context. Aboveground biomass and nutrient content studies within one stand revealed no significant differences from the otherBetula species, normally found in colder more temperate climate regions.Throughout the studied sites, biomass production, nutrient cycling and various structural or physiological characteristics (leaf area index) varied very little.Other researches indicate that the originality ofBetula aetnensis lies more in the histological or anatomical characteristics of its water conducting system which enables the species to adapt to Mediterranean-climate summer droughts in the Etna massif.
Riassunto Sull'Etna, tra 1300 e 2100 m d'altitudine, in una zona microclimaticamente ben definita del versante nordorientale, si rinviene laBetula aetnensis Rafin.Dallo studio della fitomassa e della mineralomassa aerea del bosco di Monte Baracca, è emerso che non vi sono differenze notevoli con le altre specie indagate del genereBetula, più caratteristiche dei climi temperati e freddi.La produzione di biomassa, cosi come la gestione degli elementi nutritivi, è molto simile ai diversi popolamenti già indagati, cosi come certe caratteistiche strutturali e fisiologiche (leaf area index).L'originalità dellaBetula aetnensis è da ricercarsi nel vantaggio che ne ricava, a livello endogeno, sfruttando le caratteristiche istologiche ed anatomiche del suo apparato conduttore, che le consentono un efficace ed eccellente adattamento alle condizioni di siccità estive particolari del clima mediterraneo del vulcano.
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6.
This paper deals with the study, the development and the optimization of a proprietary Fischer-Tropsch process, performed by ENI in cooperation with Institut Fran?ais du Pétrole and Axens, for the transformation of natural gas into liquid fuels. The current carbon scenario and the future forecasts have brought on a renewed interest of the oil companies for this old technology: an overview of the oil and gas reserves underlines the necessity of gas valorisation, and the main GTL projects currently performed around the world are presented. Fischer-Tropsch synthesis details and the catalyst design strategy followed by ENI are also discussed, with specific attention on the problems that are usual met when moving from the laboratory to the industrial and commercial scale.
Riassunto   Sviluppo di un catalizzatore Fischer-Tropsch: dalla scala di laboratorio all'impianto dimostrativo in dustriale. Eni, in collaborazione con l'Institut Fran?ais du Pétrole e Axens ha messo a punto un processo Fischer-Tropsch proprietario per la trasformazione di gas naturale in combustibile liquido. L'attuale situazione internazionale e le proiezioni future sull'abbondanza e la disponibilità del petrolio hanno portato ad un rinnovato interesse da parte delle maggiori compagnie petrolifere verso questa ?vecchia? tecnologia. La valutazione delle riserve di olio e di gas mette in evidenza, infatti, la necessità di una valorizzazione del gas naturale e nell'articolo vengono presentati i principali progetti GtL attualmente in fase di realizzazione nel mondo. Viene poi descritta la strategia adottata da Eni/IFP-Axens per lo sviluppo e l'ottimizzazione del catalizzatore e del processo, sottolineando in particolare i problemi che usualmente si incontrano passando dalla scala di laboratorio all'impianto dimostrativo industriale.
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7.
Riassunto

Si ricercano le cause determinanti la formazione di xilema nei vegetali. Sono messi in evidenza i fattori indispensabili per la produzione di legno normale, e si esamina la natura ed il modo di diffusione dello stimolo agente quale differenziante tale tipo di tessuto. Si distinguono, dal lengno normale, le tracheidi da ferita ed il legno da ferita. Viene esaminata la capacita neoproduttiva di vari tessuti, e si rileva la possibilita dello scorrere di alcune cellule in altre gia preesistenti. Si attribuisce al meristema primario la funzione di centro organizzatore vegetale.  相似文献   

8.
The long lasting scientific collaboration of Adelchi Negri with Camillo Golgi in the Laboratory of General Pathology and Histology of Pavia began in 1898–99, when he was still a medical student, and at about the time basic knowledge about human malaria transmission cycle (to which Golgi himself had given important contributions) was completed. On the occasion of the 100th anniversary of the discovery of Negri bodies, this article provides a short overview of the scientific and cultural context in whichNeurocytes hydrophobiae hypothesis matured. To the same intent and purposes, this article also delineates some of the important scientific achievements in the field of General Pathology by Negri’s contemporaries, reflecting both the influence of the two great pioneers in the field (Bizzozero and Golgi), and the close contact with European science in the 1890’s to the end of the first World War, when biological science in Italy entered a new crisis.
Adelchi Negri e le Scuole di Patologia generale nel passaggio dall’Ottocento al Novecento
Riassunto  La lunga collaborazione scientifica di Adelchi Negri con Camillo Golgi, nel Laboratorio di Patologia generale ed Istologia di Pavia, ebbe inizio nel 1898–99, quando questi era ancora studente di Medicina, e la conoscenza di base sul ciclo di trasmissione della malaria nell’uomo (alla quale lo stesso Golgi aveva dato importanti contributi in studi pionieristici) era completata. In occasione del Centenario della scoperta dei Corpi del Negri, questo articolo offre una rassegna sintetica del contesto scientifico-culturale in cui maturò l’ipotesi delNeurocytes hydrophobiae come agente causale della rabbia. Con questo intento e per lo stesso scopo, questo articolo traccia anche alcuni degli importanti raggiungimenti scientifici nel campo della Patologia generale da parte dei contemporanei di Negri, nei quali è rinvenibile, sia l’influenza dei grandi pionieri della disciplina (Bizzozero e Golgi), sia lo stretto contatto con la scienza europea, tra il 1890 circa e la fine della prima guerra mondiale, allorché la scienza biologica italiana entrò in una nuova crisi.
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9.
O. Verona 《Mycopathologia》1940,2(3):122-123
Riassunto L'A., in relazione ad una Nota di Diddens e Lodder relativa alla unificazione dei generi di Mycotoruloideae, ritiene che, nell'ambito di questa sottofamiglia di Torulopsidaceae, debbano essere mantenuti i generi Mycotorula e Candida pur convenendo di eliminare gli altri.
Summary In answer to the question of unification of the genera of the asporigenous yeast with pseudomycelium, prospected by Diddbns and Lodder, the view of the author is to mantain both Mycotorula and Candida.
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10.
A study of the traditional gathered food plants in the upper valley of the Serchio river (Garfagnana), Lucca Province, north-west Tuscany, central Italy, was carried out. One hundred thirty-three species (including fungi), belonging to 48 families, were encountered. The geographical isolation of the valley and the survival of old gastronomic traditions have permitted a rich popular knowledge to be main-tained. In particular, the tradition of preparing in springtime a characteristic vegetal soup (minestrella) based on about forty wild vegetables in a very restricted area of the valley might be correlated with influences of pre-Roman civilisations. An uncommon specific food utilization ofBryonia dioica andPrunus laurocerasus as well as the consumption in some districts ofFagus sylvatica seeds,Taxus baccata andCrocus napolitanus fruits as snacks and the very common use ofClematis vitalba shoots seem to demonstrate a well established tradition to use unpalatable vegetal sources. Ethnopharmacological aspects of the consumption of these species are discussed.
Piante Spontanee ad Uso Alimentare Raccolte Nella Parte Superiore della Valle del Serchio (Garfagnana), Italia Centrale
Resumen  E’ stato effettuato uno studio sulla raccolta tradizionale di piante ad uso alimentare nella parte superiore della valle del Serchio (Garfagnana), Provincia di Lucca, Toscana nord-occidentale, Italia centrale. 133 specie (inclusi funghi), appartenenti a 48 famiglie, sono state censite. L’isolamento geografico della valle e la sopravvivenza di vecchie tradizioni gastronomiche hanno permesso ad una ricca conoscenza popolare di mantenersi inalterata fino ai nostri giorni. In particolare, la tradizione della preparazione in primavera di una caratteristica zuppa vegetale (minestrella) basata talvolta su più di quaranta specie spontanee in un ’aerea molto ristretta della valle potrebbe essere messa in relazione ad influenze di civiltà pre-romane in quel territorio. L’utilizzazione alimentare non comune diBryonia dioica ePrunus laurocerasus così come il consumo di semi diFagus sylvatica, di frutti diTaxus baccata eCrocus napolitanus come snack e I’uso molto comune di giovaniparti aeree diClematis vitalba sembrano dimostrare una consolidata tradizione ad usare fonti vegetali non palatabili. Aspetti etnofarmacologici legati al consumo di queste specie vengono discussi.
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11.
Nationalization and Globalization Trends in the Wild Mushroom Commerce of Italy with Emphasis on Porcini ( Boletus edulis and Allied Species). This paper presents an historical overview of wild mushroom commerce in Italy, with a focus on recent trends in the production of porcini (Boletus edulis and closely allied species). Over the past century, two major trends—nationalization and globalization—have been apparent in the wild mushroom commerce of Italy. First, a simplified national mushroom menu has emerged through processes of governmental regulation and culinary fashion, but it has come at the expense of differing, localized mushroom traditions which may suffer under the European Union’s free trade principles. Second, Italy has emerged as a focal point of a global market for a small number of mushroom species—particular porcini. While the name porcini has become synonymous with Italian cuisine, and in spite of a vibrant tradition of recreational mushroom collecting in Italy, most of the porcini commercially available in Italy or exported by Italy are no longer of Italian origin. Porcini and other mushrooms now flow into Italy from all over the world—especially from China and eastern Europe—and are then often exported as “Italian porcini.” This globalization of the wild mushroom trade, while offering significant income to rural producers and processors around the globe, has other effects as well, for example, a kind of national branding as “Italian” of globally-produced products, of which porcini is one, that is in direct opposition to some of the European Union’s rules for regional denominations.
Processi di Nazionalizzazione e Globalizzazione nel Commercio Italiano dei Funghi spontanei, con Particolare Riguardo ai Porcini ( Boletus edulis e Specie Affini). Questo articolo presenta una panoramica storica sul commercio dei funghi spontanei in Italia, con particolare riguardo alle recenti tendenze nella produzione dei porcini (Boletus edulis e specie affini). Nello scorso secolo si sono osservate due tendenze principali—di nazionalizzazione e di globalizzazione—nel commercio dei funghi spontanei in Italia. In primo luogo si è affermata nel territorio nazionale una tradizione limitata al consumo di un numero contenuto di specie, sia per effetto di alcune normative che di mode culinarie, ma ciò è avvenuto a discapito di tradizioni locali più ricche, che potrebbero ulteriormente risentire dei principi per il libero scambio all’interno dell’Unione Europea. In secondo luogo, l’Italia si è posta in evidenza come un punto nodale per il mercato globale di alcune specie fungine, in particolare dei porcini. Nonostante quest’ultimo termine sia tradizionalmente associato alla cucina italiana, e nonostante esista in Italia una vivace e radicata tradizione nella raccolta amatoriale dei funghi, la maggior parte dei porcini ivi commercializzati (allo stato fresco, essiccati o variamente conservati) o esportati verso altri paesi non sono più di origine locale. I porcini e altre specie fungine giungono attualmente in Italia da ogni parte del mondo—in modo particolare dalla Cina e dall’Europa orientale—e sono successivamente spesso esportati come “prodotti Italiani.” Questo processo di globalizzazione del mercato dei funghi spontanei, pur offrendo un significativo introito ai raccoglitori e commercianti rurali su tutto il globo, è responsabile di altri effetti, come per l’appunto una sorta di marchio nazionale “Italiano” su alcuni prodotti di provenienza globale, come per l’appunto i porcini, cosa che contrasta con alcune delle regole dell’Unione Europea in materia di denominazioni regionali.
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12.
The formation of new carbon-carbon bonds is probably the most fundamental reaction in organic chemistry. Many of the most selective and energy efficient reactions today involve the use of metals and their complexes as promoters. Key routes to C−C bond formation involve carbonylation (using CO) and coupling reactions (of olefins, dienes, and arenes) following an activation step. The largest carbonylation reactions in volume terms are the hydrogenation of CO, to make long chain hydrocarbons for diesel fuel (over supported Fe, Co, Ru or Rh metal catalysts; the Fischer-Tropsch reaction) or, over a Cu−ZnO catalyst, to make methanol. Many of the important carbonylations are homogeneously catalysed, using soluble complexes of the late transition metals, such as Co, Rh, Ir, or Pd. The carbonylation of methanol to acetic acid, MeOH+CO→MeCOOH was originally developed using a Co/I catalyst; improvements in conditions (better energy use and selectivity), led by mechanistic considerations resulted in, first the Rh/I (Monsanto) and more recently, the Ir/I (BP, Cativa) processes. The hydroformylation of olefins,e.g., MeCH=CH2+H2+CO→MeCH2CH2CHO+MeCH(CHO)CH3 was also originally developed using a soluble cobalt catalyst, but again the use of rhodium catalysts (bearing phosphine ligands) has largely superseded the older processes. Even newer technologies, for example involvingsupported homogeneous catalysts, now promise still cleaner and more selective processes. Direct coupling reactions include Friedel-Crafts type processes, for example, C6H6+CH2=CHR→C6H5−C2H4R Zeolites are now the strong acid catalysts employed heterogeneously rather than the previously used AlCl3 or HF; the new catalysts are much more environmentally friendly (?greener?) as they do not involve halides which cause corrosion and undesirable side reactions. Valuable highly selective reactions include the Cr-catalysed oligomerization of ethylene to 1-hexene or 1-octene, and of butadiene to cyclo-octadiene or cyclo-dodecatriene, over Ni catalysts. Palladium catalysed coupling and carbonylation reactions have made key steps much more environmentally acceptable in the syntheses of the important anti-inflammatory pharmaceuticalsibuprofen andnaproxen.
Riassunto   Carbonilazione ed altri accoppiamenti C−C catalizzati da metalli impiegati nell'industria. La formazione di nuovi legami carbonio-carbonio è forse la reazione più fondamentale in chimica organica. Molte delle reazioni più selettive ed energeticamente efficienti implicano oggi l'impiego di metalli e loro complessi come promotori. Le vie chiave per la formazione di legami C−C sono la carbonilazione (mediante CO) e le reazioni di accoppiamento (di olefine, dieni ed areni) precedute da uno stadio di attivazione. Le maggiori reazioni di carbonilazione in termini di volume sono l'idrogenazione del CO per la produzione di idrocarburi a lunga catena destinati all'impiego come combustibili Diesel (su catalizzatiri metallici supportati a base di Fe, Co, Ru o Rh; reazione di Fischer-Tropsch) o di metanolo su catalizzatore Cu−ZnO. Molte tra le più importanti carbonilazioni avvengono su catalizzatori in fase omogenea costituiti da complessi solubili di metalli alla fine di una serie di transizione come Co, Rh, Ir e Pd. La carbonilazione del metanolo ad acido acetico MeOH+CO→MeCOOH venne originariamente sviluppata usando un catalizzatore Co/I; il miglioramento delle condizioni (miglior uso dell'energia e maggior selettività) sulla base di considerazioni meccanicistiche condusse in un primo tempo al catalizzatore Rh/I (processo Monsanto) e più recentemente al catalizzatore Ir/I (processo BP, Cativa). L'idroformilazione delle olefine, per esempio: MeCH=CH2+H2+CO→MeCH2CH2CHO+MeCH(CHO)CH3 venne anch'essa sviluppata originariamente usando un complesso solubile del cobalto, ma di nuovo l'uso dei catalizzatori a base di rodio (contenenti leganti fosfinici) ha largamente superato i processi più vecchi. Anche le nuove technologie basate su catalizzatori omogenei supportati promettono ora processi ancora più puliti e selettivi. Le reazioni di accoppiamento diretto comprendono i processi di tipo Friedel-Crafts, per esempio: C6H6+CH2=CHR→C6H5−C2H4R. Le zeoliti rappresentano ora i catalizzatori fortemente acidi impiegati in fase etrogenea al posto di AlCl3 od HF usati in precedenza; i nuovi catalizzatori sono molto più compatibili ambientalmente (?più verdi?) in quanto non contengono alogenuri che possono provocare corrosioni ed altre reazioni secondarie non desiderate. Pregevoli reazioni ad alta selettività comprendono l'oligomerizzazione dell'etilene ad 1-esene od 1-ottene catalizzata dal cromo o del butadiene a cicloottadiene o ciclododecatriene catalizzata dal nichel. Attraverso reazioni di accoppiamento e carbonilazione catalizzate dal palladio sono stati realizzati passaggi chiave molto più accettabili ambientalmente nella sintesi degli importanti composti farmaceuticiibuprofen enaproxen.
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13.
Riassunto Gli AA., sulla base dello studio colturale, micromorfologico, biochimico e biologico di un ceppo isolato dalle feci di un bambino, rivedono la diagnosi e la posizione sistematica di Mycocandida pseudotropicalis (Cast.). Cif. et Red., insistendo sui suoi caratteri differenziali nei confronti di Mycotorula albicans (Robin) Lang, et Tal. e di Candida tropicalis (Cast.) Red.
Summary The AA. through a Cultural, micromorphological, biochemical and biological study of a yeast isolated from the feces of a child, revised the diagnosis and the systematic position of Mycocandida pseudotropicalis (Cast.) Cif. et Red., insisting on the differential characters in relation to Mycotorula albicans (Robin) Lang. et Tal., and to Candida tropicalis (Cast.) Red.
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14.
15.
Riassunto Gli autori descrivono gli aspetti ultrastrutturali delle cellule di Leydig di Lacerta s. sicula Raf`. in esemplari in letargo del mese di Gennaio (I gruppo) e in altri in periodo degli amori del mese di Maggio (II gruppo).Negli animali del primo gruppo le cellule di Leydig sono poco numerose, piccole, con scarso sviluppo del reticolo endoplasmatico, e mitocondri di dimensioni ridotte e prevalentemente con creste lamellari.Gli esemplari del secondo gruppo presentano cellule di Leydig numerose ed ipertrofiche con un R.E. liscio sviluppatissimo in forma di tubuli e di vescicole; i mitocondri sono numerosi, ipertrofici, con creste prevalentemente tubulari e con la parete spesso interrotta; sono presenti gocce lipidiche e vari lisosomi.La presenza dei caratteri ultrastrutturali propri delle cellule steroidogenetiche nelle cellule di Leydig degli esemplari di Lacerta s. sicula Raf`. in periodo degli amori, tende a confermare la loro partecipazione al metabolismo degli steroidi sessuali.
On the fine structure of leydig cells in january and may specimens of Lacerta s. sicula Raf.
Summary In order to study the ultrastructure of the Leydig cells in the lizard Lacerta s. sicula Raf., the AA. examined two groups of animals, namely: January specimens in hibernation and May specimens in the mating period.In the animals of the first group, the Leydig cells were scarce, small and possessed a poorly developed E.R. and small mitochondria usually presenting laminar cristae.In the specimens of the second group the interstitial cells were large and possessed a very well developed smooth E.R. arranged in a system of anastomosing tubules and vesicles; the mitochondria were numerous and large, with prevailingly tubular cristae and often with a discontinuous wall. Lipid droplets and lysosomes were also present.The observation on the ultrastructure of the Leydig cells in May specimens of Lacerta s. sicula Raf`. seems to confirm the opinion that these elements participate in the metabolism of the sexual steroids; in fact they possess ultrastructural features that are typical of steroidogenetic cells.


Lavoro eseguito con il contributo n.115.1121.1245. della Impresa di Endocrinologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e svolto, per le osservazioni al M.E., presso il Centro di Studio di Microscopia Elettronica della Facoltà di Scienze dell'Università di Napoli.  相似文献   

16.
Riassunto E' una breve nota descrittiva diIsaria cretacea van Beyma isolata da terreno di bosco ad Eucalipto.Trattasi di un Ifomicete non ancora segnalato presente in Italia e forse non ancora rinvenuto nel terreno.E' specie auxo-eterotrofa e presenta attività antagonista verso altre specie di funghi.
Summary The present note deals briefly withIsaria cretacea van Beyma, isolated from Eucaliptus soil. The fungus is a Hyphomycete whose presence in Italy was never noticed before and perhaps it is the first time the it is found in soil. ThisIsaria is an auxo-heterotrophic species and shows a certain antagonistic activity against some fungi.

Resumo O presente trabalho é uma nota breve descritiva deIsaria cretacea van Beyma, isolada de terreno de um bosque de Eucaliptos. Tratase de um Ifomicete cuja presença na Italia não foi ainda assinalada e talvez seja a primeira vez que é isolada de terreno.E' uma especie auxo-heterotrofica e apresenta uma certa atividade antagonista sobre outros fungos.
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17.
Riassunto L'A. si è interessato di ricercare in carta e cartoni da imballaggio provenienti da vari Paesi la presenza di microrganismi carticoli.Ha trovato che il 74% di campioni esaminati ospitano specie diChaetomium o di altri funghi (Aspergillus flavipes, Stachybotrys spp.,Memnoniella echinata, etc.) nonchè batteri cellulosololitici riferibili si generiCytophaga eCellvibrio.
Summary The author has investigated microorganisms occurring on wrapping paper and cardboard. He found that 74% of the examined samples were containing species ofChaetomium and/or other fungi (Aspergillus flavipes, Stachybotrys spp.,Memnoniella echinata, etc.), as well as cellulosolytic Bacteria referable to generaCytophaga andCellvibrio.


Sperimentatore presso il Laboratorio di Cartotecnica Speciale dell Ente Nazionale per la Cellulosa e per la Carta.  相似文献   

18.
Riassunto Le ricerche condotte sui tentacoli di Vaginulus borellianus hanno permesso di stabilire: a) l'esistenza nella porzione distale dei tentacoli (superiori ed inferiori) di un epitelio sensoriale di tipo olfattivo costituito da neuroni bipolari, cellule di sostegno e cellule basali. I prolungamenti distali dei primi due tipi di cellule si presentano particolarmente interessanti: nei recettori olfattivi si rinvengono ciglia e microvilli, numerosi e lunghi; nelle cellule di sostegno robuste digitazioni apicali percorse da uno spesso filamento assile, b) l'assenza, sia nel tentacolo superiore che in quello inferiore, di un complesso neuroendocrino del tipo di quello riscontrato in Helix, Arion ed altri Stilommatofori, c) la presenza nel tentacolo inferiore di una ghiandola unica, tubulare, in comunicazione con l'esterno e con una secrezione di tipo mucoso, simile a quella dei mucociti di altre superfici del corpo, o della ghiandola del piede di questa o di altre specie di molluschi.
Histological, histochemical and ultrastructural observations on the tentacles of Vaginulus borellianus (Colosi)
Summary The tentacle structure of Vaginulus borellianus (Colosi) has been examined with the ligth and electron microscope; the following conclusions have been reached: a) The olfactory sensory epithelium in the distal portion of both tentacles (superior and inferior) is composed of sensory neurons, supporting cells, and basal cells. The dendrites of the neurons bear cilia and a great number of microvilli apically, whereas the apical portion of the supporting cells is formed by cylindrical plasmatic processes. These are long and thick and have an axial filament. b) The cytochemistry and ultrastructure of the unicellular glands enclosed within the dermo-muscular layer of the tentacles indicate that a neuroendocrine complex of the kind described in Helix, Arion and other Stylommatophores does not occur in this species. c) The gland located in the lower tentacles (belonging to Semper's organ) is a tubular formation, with its opening at the outer surface. Its secretion, mostly mucous, is very similar to that of mucocytes and foot glands of this species and other molluscs.


Lavoro eseguito con un Contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche.  相似文献   

19.
Summary For the first time the Authors have proved in the laboratory and in the fieldB. thuringiensis against the citrus-flower moth (Prays citri Mill.) successfully.

La memoria originale è stata publicata per esteso nelBollettino dell'Istituto di Entomologia Agraria e dell'Osservatorio di Fitopatologia di Palermo, 6.  相似文献   

20.
Summary About two dozen specimens of Cyclops magnus were taken from a tundra seepage pool on the island of Amchitka, Alaska. Measurements from these specimens are presented. These measurements contribute further evidence of the reliability of certain spine and setal ratios as a means for differentiating some members of the viridis-vernalis group.
Riassunto Circa due dozzine di esemplari di Cyclops magnus furono raccolte da uno stagno (tundra seepage pool) sulla isola di Amchitka, Alaska. Misure di questi esemplari sono presentati. Queste misure contribuiscono evidenza addizionale che certe proporzioni spinose e setoli sono degne di fiducia per differenziare qualche membro del gruppo viridis-vernalis.


The collection of specimens studied here was made possible through funds provided by the Office of Naval Research.  相似文献   

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