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1.
Riassunto Vengono presi sinteticamente in esame gli scopi, il programma e i metodi della Flora Palinologica Italiana e della Sezione Aeropalinologica che verrà sviluppata su ?Aerobiologia?. La sezione in oggetto illustra la morfobiometria di pollini importanti dal punto di vista aerobiologico e, inizialmente, tratterà specie dotate anche di interesse allergologico. In questo primo contributo è presentata, come esempio, la scheda palinologica diUrtica dioica L. (n. 168 della Flora Palinologica Italiana).   相似文献   

2.
Riassunto Vengono presentati i risultati del monitoraggio dei pollini allergogeni (18 gruppi botanici + pollini totali) effettuato a Sassari (Sardegna sett.) nel biennio 1984–85, mediante apparecchio campionatore volumetrico ?Burkard?, comparati coi dati dell'indagine clinico-allergologica effettuata contemporaneamente nella zona. La contaminazione pollinica dell' aeroplancton viene messa in relazione con la vegetazione della regione circostante. è stata anche calcolata la conc. oraria dei pollini totali nei vari mesi. Nel 1985 si sono registrati valori di conc. pollinica superiori che nel 1984, specie per i pollini totali, Oleaceae, Cupressaceae e Quercus. Le Compositae hanno sempre presentato una bassa conc. pollinica, e una scarsa incidenza nelle sensibilizzazioni della zona. Le Gramineae vengono al 1° posto come responsabili di pollinosi. Le Oleaceae hanno presentato valori alti di conc. giorn. (eccezionali nel 1985), mentre l'incidenza di pollinosi da olivo nel Sassarese è risultata assai limitata. Il polline di Urticaceae è presente tutto l'anno, ma soprattutto da metà marzo a metà giugno; si è rilevata nei pazienti pollinosici cross-reattività tra Parietaria e Urtica.   相似文献   

3.
Riassunto Si sono allestite le schede morfopalinologiche compilate secondo le norme della ?Flora Palinologica Italiana?, perCorylus avellana L. cv. TGL eCorylus maxima Miller per polline acetolizzato e fresco. Le due specie rivestono interesse agronomico anche per l'ottenimento di ibridi interspecifici. La differenza del rapporto P/E fra le due entità risulta altamente significativa Tuttavia non è possibile un riconoscimento dei due tipi pollinici direttamente in analisi aerosporologiche.
Summary Palynological cards ofCorylus avellana cv. TGL andCorylus maxima Miller are presented for fresh and acetolyzed pollens, according to the project ?Flora Palinologica Italiana?. Both species are interesting from the agricultural point of view, also for the possibility to obtain interspecific hybrids. The difference of the P/E ratio between the two entities is highly significant. In sprite of this fact, is not possible to discriminate the two pollen types in aerosporological analysis for their extreme similarity.
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4.
Riassunto Nella zona mediterranea i pollini piùfrequentemente responsabili di allergia respiratoria sono:Parietaria, Graminaceae, Compositae, Platanus, Betulaceae. Recentemente è stata osservata una frequente sensibilizzazione anche al polline diCupressaceae, Ambrosia eChenopodiaceae. Alcuni autori riferiscono che nel Nord Africa la concentrazione di polline di Chenopodiaceae è circa 20 volte maggiore rispetto alla zona mediterranea. Scopo del presente lavoro è quello di studiare le caratteristiche morfologiche del polline diSalsola; nonché la distribuzione della pianta in Italia e di valutarne la frequenza di sensibilizzazione in una popolazione di pazienti allergici. Sono stati studiati 436 pazienti di cui 343 positivi al Prick test per i più comuni allergeni della zona (Parietaria, Graminacee, Olea europaea, Compositae, eSalsola kali) e 90 soggetti negativi. Per la caratterizzazione morfopollinica è stata utilizzata le tecnica di Erdtman. E'stato dimostrato come la sensibilizzazione alla.S. kali è presente nel 13,7% dei casi, sempre in associazione con altri tipi di pollini, tranne in un solo caso di sensibilizzazione isolata. Si sottolinea quindi l'importanza che può rivestire nella nostra penisola la sensibilizzazione alla Salsola, resta da verificare l'incidenza di questo polline nei campionamenti atmosferici.
Summary The pollen morphology of the genusSalsola L. (Chenopodiaceae) and the distribution of the plant in Italy was described and frequency of sensitization in a population of allergic patients was studied. Sensitization toSalsola was present in 13,7% of 343 allergic patients. This sensitization was always been observed in association with other pollen except for one case. The importance of this sensitization in the Mediterranean areas was emphasized considering the common frequency ofChenopodiaceae sensitization and the very frequent cross-reactivity within in the same family and betweenChenopodiaceae andAmaranthaceae.
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5.
Two species of lace bugs,Dictyla echii (Schrank) andDictyla nassata (Puton), were tested for host specificity as potential biological control agents for Paterson's curse,Echium plantagineum L. A range of test plants from the family Boraginacea, from related families in the order Laminales and from species of economic importance in Australia which have had inadequate exposure in their countries of origin, were tested under both choice and non-choice conditions. These bugs proved to be oligophagous within the Boraginaceae and attacked a number of Australian native species. Because of this,D. echii andD. nassata are not considered sufficiently specific to release from quarantine and tests were abandoned before completion of the test plant list.
Résumé La spécificité parasitaire deDictyla echii (Schrank) etD. nassata (Puton) a été étudiée en tant qu'agents de lutte biologique potentiels contreEchium plantagineum L. Dans les conditions de choix et d'absence de choix, une série de plantes ont été testées provenant de la famille des Boraginacées, des familles voisines de l'ordre des Laminales et d'espèces d'importance économique en Australie qui n'avaient pas fait l'objet de tests suffisants dans leur pays d'origine. Ces punaises se révèlent oligophages en ce qui concerne les Boraginacées et s'attaquent à de nombreuses espèces indigènes d'Australie. Pour cette raison,D. echii etD. nassata ne sont pas considérées comme suffisamment spécifiques pour les relacher à partir de la quarantaine et les tests ont été abandonnés avant d'épuiser la totalité des plantes prévues sur la liste.
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6.
Riassunto Sono stati effettuati tre anni (1984–86) di osservazioni epidemiologiche ed aerobiologiche per ricercare la relazione esistente tra concentrazione pollinica giornaliera delle Oleacee nell' atmosfera della città di Palermo e numero di casi di pollinosi dovute a tale polline. I dati aerobiologici sono stati ottenuti con un campionatore volumetrico VPPS 2000. Questi, elaborati con il metodo della media mobile su 7 giorni e correlati con i dati epidemiologici, hanno evidenziato che, nel nostro territorio, le famiglie di pollini che rivestono importanza clinica sono tre: Urticacee, prevalentemente Parietaria, Graminacee ed Oleacee, prevalentemente Olea europaéa. Le Oleacee occupano il terzo posto nel determinismo delle pollinosi (21,76% di tutte le pollinosi), mentre dal punto di vista aerobiologico sono al secondo posto. La mancanza di proporzionalità diretta è da mettere in relazione, verosimilmente, con il breve periodo sintomatologico e con un basso potere allergizzante di tale aeroallergene. E' stato registrato, negli ultimi dieci anni, anche in Sicilia, un aumento della frequenza di sensibilizzazione verso il polline delle Oleacee.   相似文献   

7.
Riassunto Sono state rilevate durante un monitoraggio aerobiologico effettuato a Pietra Ligure (Savona) nel corso del 1987 le concentrazioni polliniche di 50 taxa ed è stata valutata l'influenza relativa dei fattori meteorologici. Le osservazioni palinologiche sono state rapportate alle concentrazioni sieriche delle IgE specifiche, alla reattività bronchiale specifica ed aspecifica valutate in 101 pazienti allergici (rinitici ed asmatici), sensibilizzati a Graminaceae ed Urticaceae (Parietaria) al fine di riconoscere correlazioni tra le caratteristiche aerobiologiche di questi allergeni edi meccanismi patogenetici che sostengono la reattività bronchiale.   相似文献   

8.
Riassunto Scopo della Ricerca è quello di stabilire le concentrazioni aeree periodiche dei pollini diCupressaceae ePinaceae rilevate nell'atmosfera di Cagliari e accertare l'esistenza di correlazioni tra queste e le sindromi allergiche manifestantesi nel periodo invernale-primaverile. Su un campione significativo di 1000 pazienti, di sesso ed età diversa, sono risultati sensibilizzati ai pollini di pini, tuie, cipressi e cedri 141 soggetti. Dalle indagini allergologiche non traspare tuttavia chiaramente il ruolo etiologico delleCupressaceae ePinaceae per le quali peraltro non si sono riscontrate mai monosensibilizzazioni. I campionamenti aeropollinici hanno permesso di identificare alcuni aspetti fenogici ed actupalinologici utili per meglio interpretare i bioritmi delle due famiglie anche in funzione degli agenti climatici.   相似文献   

9.
Résumé La longévité, la fécondité, le nombre d'adultes émergés, le sex-ratio et le cycle de développement deTrichogramma evanescens Westwood etTrichogrammatoidea lutea Girault ont été étudiés sur un h?te de substitution (Anagasta kuehniella) ou sur un h?te naturel (Helicoverpa armigera), ainsi que le nombre d'œufs parasités par ces 2 espèces. La longévité des ♀♀ des 2 oophages est très influencée par l'alimentation. Une ♀ deT. evanescens nourrie vit 7 fois plus longtemps qu'une privée d'alimentation et celle deT. lutea 5 fois plus. La présence de l'h?te joue également un r?le non négligeable. La fécondité est plus élevée chezT. evanescens (42 œufs en moyenne) que chezT. lutea (31 œufs). Cependant le nombre moyen d'œufs deH. armigera parasités par ♀ ainsi que le nombre d'adultes émergés sont presque équivalents chez les 2 espèces parasito?des. Le sex ratio (♂♂/♀♀) est de 0,59 chezT. evanescens et de 0,71 chezT. lutea. Quant à la durée de développement, elle est plus longue chezT. evanescens que chezT. lutea aux basses températures (36 jours contre 30 jours à 15°C). Cette différence est moins marquée lors de l'augmentation de la température (4 h à 30°C). La température de 35°C s'avère néfaste pour le développement des 2 espèces oophages ce qui restreint la possibilité de leur utilisation en lutte biologique au Maroc. Des études complémentaires seront à développer pour vérifier leur aptitude dans les conditions de terrain.   相似文献   

10.
Drosophila melanogaster (Meigen) was used to test the power of isofemale lines in preserving genetic variability. We performed experiments in two ways. One series consisted of measuring the genetic variability for three enzymatic loci in 32 isofemale lines, in the first and 23rd generations of culture. In the second series, we tested the capacity of the larvae to eliminate a parasitoid by encapsulation after eight years of laboratory breeding. In general, individual isofemale lines appeared to change during the 23 generations of the study, but the global frequency of these alleles among the 32 isofemale lines stayed relatively unchanged. The only rare allele observed was also conserved. Changes in allozyme frequencies at any one locus were independent of those at other loci. Genetic variation of a biological trait, the capacity of the larvae to encapsulate a parasitoid, also changed, but it could be restored to a level close to that of the starting population by mass hybridizing together individuals of each line.
Résumé D. melanogaster (Meigen) a été utilisé pour tester la capacité des lignées isofemelles à conserver la variabilité génétique d'une population naturelle. Deux types d'expériences ont été réalisées. L'une a consisté à déterminer la variabilité génétique de 3 locus enzymatiques pour 32 lignées isofemelles à la première et à la 23ème génération d'élevage au laboratoire. L'autre a consisté à tester la capacité des larves à éliminer un parasito?de par le processus d'encapsulation après 8 années d'élevage au laboratoire. D'une fa?on générale, certaines lignées isofemelles perdent de la variabilité durant les 23 générations de l'étude. Mais la fréquence globale des allèles reste inchangée si l'on considère l'ensemble des 32 lignées. Le seul allèle rare observé a également été conservé. Les modifications des fréquences allèliques à chacun des locus ont lieu de fa?on indépendante les unes des autres. La variabilité génétique d'un caractère biologique, la capacité des larves à encapsuler le parasito?de, a également varié, mais elle a pu être restaurée à un niveau proche de la population initiale en rassemblant plusieurs individus de chacune des lignées.
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11.
Riassunto Sono stati confrontati i rilievi aeropalinologici, ottenuti con campionamenti volumetrici, delle città di Genova e Sanremo (anno 1983), entrambe affacciate sul mare della Riviera ligure e distanti tra loro di circa 115 chilometri in linea d'aria. Le entità prese in esame sono state esclusivamenteUrticaceae, Poaceae edOleaceae per la loro preminente importanza allergologica in Liguria. Dal raffronto dei dati pollinici si può osservare, oltreché la massiccia presenza in ambedue le zone delle tre entità, una particolarmente più spiccata diffusione aerea ed un più precoce inizio della fase di massima pollinazione dei taxa considerati in Genova rispetto a Sanremo. Mentre per l'Olivo è difficile giustificare tale comportamento solamente sulla scorta dei dati meteorologici, peraltro abbastanza simili nelle due località, perUrticaceae (cfr.Parietaria) ePoaceae si può prospecttare una spiegazione sull' osservazione che a Genova rispetto a Sanremo esistono più vaste zone ruderali a livello urbano, e più estesi territori di abbandono agricolo nei dintorni con una conseguente maggiore diffusione di piante delle due famiglie.   相似文献   

12.
Resumé Les auteurs proposent une méthode d'utilisation du15N2 pour l'étude de la fixation d'azote dans les associations complexes légumineuses-Rhizobium cultivées sur sol. La procédure consiste, à marquer l'atmosphère du sol à l'aide de15N2 et à calculer la quantité d'azote total fixé pendant cette période. Les premiers résultats obtenus sur des haricots et des trèfles démontrent qu'après seulement 7 h d'incubation, des quantités significatives de15N sont mesurées dans les plantes permettant ainsi de déterminer précisément la valeur du rapport C2H4/N2 qui a été établi entre 2,6 et 3,1 dans les conditions de l'expérience. Sur de longues périodes, ces mêmes quantités se sont avérées suffisantes pour suivre la dynamique de l'azote des nodules vers les organes reproducteurs de plants de haricots.
Use of15N to estimate dinitrogen fixation and distribution in legumes
Summary A method for use of15N2 in the study of dinitrogen fixation by complex legumes-Rhizobium associations grown on soil is proposed. The procedure consists in labelling the soil atmosphere with15N2 during short periods of time, measuring15N enrichment in the plants and calculating the total nitrogen fixed during this period. The first results obtained with bean and clover plants demonstrate that after only 7 h of incubation, significative amounts of15N are measured in the plants to allow precise determination of C2H4/N2 ratio which ranged between 2.6 and 3.1 in this experiment. Over longer periods of time, such amounts are meaningfull to follow the pattern of N dynamic from the nodules to the reproductive organs of bean plants.
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13.
B. Pintureau 《BioControl》1993,38(3):411-431
The genusTrichogramma includes numerous species which parasitize primarily the eggs of Lepidoptera worldwide. Thirteen European species were characterized biochemically to improve the systematic basis of this genus. Three enzyme systems, studied by electrophoresis, provided characters which discriminate among species. Nei distances were calculated to estimate the relationships among these species. Esterase bands proved to be a very reliable technique for discriminating among closely related species when morphological characters are not evident. The within and between population variability of isozyme patterns was greater than previously assumed forTrichogramma. The results allowed the affinity of some species to be reexamined.
Résumé Le genreTrichogramma comprend de nombreuses espèces qui parasitent les œufs d'insectes, surtout de Lépidoptères, dans le Monde entier. Treize espèces européennes ont été caractérisées biochimiquement pour améliorer les connaissances en systématique chez ce genre. Trois systèmes enzymatiques, étudiés par électrophorèse, ont fourni des caractères qui discriminent les espèces. Afin d'apprécier les relations existant entre ces espèces, des distances de Nei ont été calculées. Les estérases se sont révélées être de bon caractères pour identifier les espèces morphologiquement très proches. La variabilité à l'intérieur des populations est plus importante que ce qui était jusque-là admis. Les résultats ont conduit à réexaminer le contenu de certains groupes d'espèces.
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14.
Résumé Les recherches entreprises en conditions contr?lées de laboratoire ont permis de déterminer les principales caractéristiques biologiques deMacrolophus caliginosus Wagner (Heteroptera: Miridae). Cette espèce appara?t assez polyphage mais est un prédateur actif des stades immatures de l'Aleurode des serres. L'incubation des oeufs demande 11,4 jours à 25 °C et plus d'un mois à 15°C, le taux d'éclosion dépassant 80% lorsque l'état de la plante h?te reste satisfaisant. La vitesse de développement larvaire dépend à la fois de la température et de l'alimentation fournie. Sur jeunes stades d'Aleurodes, il faut environ 19 jours à 25 °C et 58 jours à 15 °C de l'oeuf à l'adulte. L'évolution des larves est encore possible quoique très lente à 10 °C alors que la température de 40 °C est létale. La longévité et la fécondité deM. caliginosus sont importantes puisqu'elles atteignent respectivement 232 jours et 409 oeufs pour des femelles nourries avec les oeufs d'Anagasta kuehniella pris comme alimentation de remplacement.M. caliginosus peut supporter une limitation sévère de la quantité de nourriture disponible puisque développement et ponte sont possibles avec moins de la moitié de la ration habituelle. L'implication de ces résultats sur la connaissance des performances de ce prédateur en temps qu'agent de lutte biologique contre les ravageurs des cultures protégées est discutée.   相似文献   

15.
W. Kloft 《BioControl》1960,5(1):43-54
Résumé Nous avons pu mettre en évidence, à l'aide des méthodes de physiologie du comportement, les facteurs qui conditionnent les interrelations trophobiotiques entre fourmis et pucerons. Nous avons trouvé que les fourmis voient dans le comportement des Aphides le schéma d'offre de nourriture que présenterait n'importe quelle autre fourmi. Chez tous les Aphides recouverts de cire cotonneuse, ce schéma est masqué; dans ce cas, il n'y a jamais de véritables interrelations trophobiotiques. La plupart des pucerons nuisibles en forêt sont justement revêtus de cette cire cotonneuse, et ne sont done pas favorisés par les ?Waldameisen?. Nous avons montré les différences fondamentales qui séparent les deux types de pucerons, piquant soit dans le parenchyme, soit dans le phloem. La trophobiose n'est possible que dans le cas de ces derniers; les autres en effet sont incapables de produire du miellat en quantité suffisante. L'effet phytopathologique des pucerons piquant le parenchyme est très grand dans la majeure partie des cas. II est au contraire négligeable chez les Aphides capables d'interrelations trophobiotiques avec les ?Waldameisen?, à l'exception de deux espèces du genreSchizodryobius. Des dommages occasionnels sont évidemment possibles même pour les pucerons piquant le phloem, mais leur importance est toute relative si nous considérons l'ensemble du problème.
Riassunto Sono stati messi in evidenza, con l'aiuto di metodi di fisiologia del comportamento, i fattori che condizionano correlazioni di trofobiosi fra Formiche ed Afidi. é stato trovato che le Formiche vedono nel comportamento degli Afidi il meccanismo di offerta di nutrimento che presentereble una qualsiasi altra Formica. In tutti gli Afidi ricoperti di cera lanuginosa questo meccanismo è mascherato ed in questo caso non esistono mai delle vere correlazioni trofobiotiche. La maggior parte degli Afidi nocivi alla foresta è rivestita da questa cera lanuginosa e non è quindi ricercata dalle Formiche del gruppoF. rufa. Sono state chiarite le differenze fondamentali che separano i due tipi di Afidi che pungono il parenchima e il floema. La trofobiosi non è possible che nel caso di questi ultimi; i primi effettivamente sono incapaci di produrre la melata in quantità sufficiente. L'azione fitopatologica degli Afidi che pungono il parenchima è nella maggior parte dei casi molto grande. Pero essa è trascurabile negli Afidi capaci di correlazioni trofobiotiche con le Formiche suddette eccetto in due specie del genere genereSchizodryobius. Se anche qualche danno occasionale puo essere arrecato da parte degli Afidi pungenti il floema, l'importanza di tale danno è molto relativa se si considera l'insieme del problema.


Herrn Professor Dr. Dr. h. c.A. Reichensperger zum 80. Geburtstag gewidmet  相似文献   

16.
The main characteristics of the imaginal and preimaginal development and the reproduction ofOrius laevigatus were studied at 15, 20, 25 and 30°C. Temperature greatly influences the developmental and reproductive biology of this species. The lowest developmental threshold is 10,6°C. Reproduction is greatly reduced at 15°C relative to the higher temperatures tested. O. laevigatus is well adapted to relatively high temperature conditions. The best development and reproduction rates are observed between 20 and 30°C with a theoretical optimum at 26°C.
Résumé Les principales caractéristiques du développement pré-imaginal et imaginal ainsi que la reproduction d'Orius laevigatus sont étudiées à des températures de 15, 20, 25 et 30°C. La température influence considérablement le développement embryonnaire et post-embryoannaire de cette espèce. Le zéro théorique de développement se situe à 10,5°C. Les capacités reproductrices sont fortement perturbées à des températures inférieures à 15°C. Les résultats montrent queO. laevigatus est une espèce adaptée à des conditions thermiques relativement élevées. C'est entre 20 et 30°C, avec un optimum de 26°C, que s'expriment le mieux les capacités de développement et de reproduction de ce prédateur.
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17.
Résumé Reconnu comme agent régulateur des populations aphidiennes de diverses cultures,Forficula auricularia L. est également décrit comme potentiellement actif sur les Homoptères Psyllidae. Nous avons évalué en conditions de laboratoire puis semi-contr?lées en verger les composantes numériques et spatiales de la prédation deF. auricularia sur le psylle du poirier,Cacopsylla pyri (L.). Pour de faibles densités de proies, le poids consommé par une larve du 3ème stade est équivalent sur oeufs de psylles et sur une proie alternative constituée d'oeufs d'Ephestia kuehniella Zeller. Le maximum journalier s'établit à 10 mg pour ce stade larvaire, soit plus d'un millier d'oeufs de psylles. Les tests révèlent une réponse de type densité — dépendant, aboutissant à une forte réduction de la taille des agrégats de la proie. La prédation des larves de 3ème et 4ème stade deF. auricularia s'exerce sur tous les stades préimaginaux deC. pyri. La colonisation au printemps de la strate arborée par les larves du 3 ème stade quittant le terrier maternel co?ncide avec les pontes de 2ème génération de psylles, phase de multiplication la plus intense de ce ravageur. Les effectifs en vergers de ce prédateur polyphage et univoltin sont souvent élevés et peu dépendants de ceux de la proie. Compte tenu de sa capacité prédatrice sur le psylle, il para?t justifié de raisonner les interventions chimiques de manière à préserver ses populations en vergers de poiriers.   相似文献   

18.
N. P. Markwick 《BioControl》1986,31(3):225-236
Methods used for evaluating the effects of pesticides and selecting for pesticide resistance in phytoseiid mites are reviewed from recent literature. In particular slide dip, leaf dip, and leaf disc spray methods are compared. The selection of predatory mites (Typhlodromus pyri Scheuten andPhytoseiulus persimilis Athias-Henriot) for resistance to 3 synthetic pyrethroids (SP-cypermethrin, deltamethrin, and fenvalerate) is described. Tolerance of field populations to all 3 SP was low inP. persimilis but moderate inT. pyri. Field samples of both mite species on leaf discs were sprayed and the survivors were reared in laboratory and/or glasshouse cultures. These cultures were sprayed with repeated doses of SP; initiallyT. pyri was selected with cypermethrin andP. persimilis with fenvalerate. The survival rate ofT. pyri increased at each selection. After 6 selections the survival rate of the laboratory culture was 10 times that of the original field samples. Tests indicated crossresistance inT. pyri to fenvalerate and deltamethrin. Selection with cypermethrin is continuing. In the first 12 months repeated selections ofP. persimilis with fenvalerate gave no significant change in survival rate.
Résumé Les méthodes utilisées pour évaluer les effets des pesticides et pour sélectionner la résistance à ces mêmes produits, des acariens phytoseiides sont analysées d'après la littérature récente. La sélection des acariens prédateurs (Typhlodromus pyri S{upcheuten} etPhytoseiulus persimilis A{upthias}-H{upenriot}) pour leur résistance aux 3 pyréthrinoides de synthèse (cyperméthrine, deltaméthrine et fenvalerate) est décrite. La tolérance des populations naturelles aux 3 pyréthrinoides de synthèse était basse pourP. persimilis, mais modérée pourT. pyri. Les échantillons des 2 espèces d'acariens prélevés à l'extérieur furent traitès sur des disques de feuilles et les survivants furent élevés au laboratoire et/ou dans des cultures en serre. Ces élevages furent traités avec des doses répétées d'un pyréthrinoide, cyperméthrine initialement pourT. pyri et fenvalerate pourP. persimilis. Le taux de survie deT. pyri augmentait à chaque sélection. Après 6 sélections, le taux de survie de l'élevage de laboratoire était 10 fois celui des échantillons d'origine. Les essais révélaient une résistance croisée deT. pyri à la fenvalerate et à la deltaméthrine. La sélection avec la cyperméthrine se poursuit. Au cours des 12 premiers mois, les sélections répétées deP. persimilis avec la fenvalerate ne donnait pas de changement significatif dans le taux de survie.
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19.
Catalysis is the key technology for the development of green processes for the industrial production of active pharmaceutical ingredients. The design of green, efficient and cost competitive industrial process of idarubicin, erlotinib and ivermectin shows the central role of catalysis.
Riassunto   La catalisi: tecnologia fondamentale per it design di processi industriali a basso impatto ambientale nell'industria farmaceutica. La catalisi è la tecnologia fondamentale per lo sviluppo di processi industriali ?green?, efficienti e a basso costo per la produzione di idarubicina, erlotinib e ivermectina, dimostra il ruolo centrale dei processi catalitici.
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20.
Prevalence of entomopathogenic fungi was studied in overwintering ground beetles (Col.: Carabidae) and rove beetles (Col.: Staphylinidae) collected from fields of lucerne, white cabbage and white cabbage undersown with white clover. In general infection levels in adult ground beetles and rove beetles were low (Carabidae: max. 7.6%,Staphylinidae: max. 7.0%). In comparison, prevalence of entomopathogenic fungi in carabid larvae was high (19–50%). At one study site an epizootic ofBeauveria bassiana was observed, infecting 67% of the staphylinidAnotylus rugosus and 37% of the staphylinidGyrohypnus angustatus. Beauveria bassiana was the predominant fungus isolated from ground beetles and rove beetles from all studied sites. Other fungal species included the hyphomycetesMetarhizium anisopliae, Paecilomyces farinosus andVerticillium lecanii as well asZoophthora radicans andZoophthora philonthi (Zygomycetes: Entomophthorales). Two individuals ofAnotylus rugosus were found to have a dual infection ofZoophthora philonthi andBeauveria bassiana.
Résumé La présence de champignons entomopathogènes a été recherchée chez des carabes (Col.: Carabidae) et des staphylins (Col.: Staphylinidae) récoltés dans des champs de luzerne, de chou et d'une culture mélangée chou-trèfle blanc. Chez les adultes, le taux d'infection dans les deux groupes d'insectes est en général très faible (Carabidae: max. 7,6%, Staphylinidae: max. 7%). Chez les larves de carabes par contre, le taux d'infection par les champignons est élevé (19–50%). Sur l'un des sites de l'étude, une épizootie àBeauveria bassiana a été observée, l'infection portant sur 67% des individus récoltés appartenant à l'espèceAnotylus rugosus et 37% desGyrohypnus angustatus. B. bassiana est le champignon prédominant isolé à partir des coléoptères de tous les sites étudiés. D'autres espèces fongiques ont été relevées: ce sont les hyphomycètesMetarhizium anisopliae, Paecilomyces farinosus etVerticillium lecanii ainsi queZoophthora radicans etZoophthora philonthi. Deux individus d'A. rugosus ont été retrouvés infectés à la fois parErynia etB. bassiana.
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