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1.
Riassunto Scopo della Ricerca è quello di stabilire le concentrazioni aeree periodiche dei pollini diCupressaceae ePinaceae rilevate nell'atmosfera di Cagliari e accertare l'esistenza di correlazioni tra queste e le sindromi allergiche manifestantesi nel periodo invernale-primaverile. Su un campione significativo di 1000 pazienti, di sesso ed età diversa, sono risultati sensibilizzati ai pollini di pini, tuie, cipressi e cedri 141 soggetti. Dalle indagini allergologiche non traspare tuttavia chiaramente il ruolo etiologico delleCupressaceae ePinaceae per le quali peraltro non si sono riscontrate mai monosensibilizzazioni. I campionamenti aeropollinici hanno permesso di identificare alcuni aspetti fenogici ed actupalinologici utili per meglio interpretare i bioritmi delle due famiglie anche in funzione degli agenti climatici.   相似文献   

2.
Riassunto Vengono presentati i risultati del monitoraggio dei pollini allergogeni (18 gruppi botanici + pollini totali) effettuato a Sassari (Sardegna sett.) nel biennio 1984–85, mediante apparecchio campionatore volumetrico ?Burkard?, comparati coi dati dell'indagine clinico-allergologica effettuata contemporaneamente nella zona. La contaminazione pollinica dell' aeroplancton viene messa in relazione con la vegetazione della regione circostante. è stata anche calcolata la conc. oraria dei pollini totali nei vari mesi. Nel 1985 si sono registrati valori di conc. pollinica superiori che nel 1984, specie per i pollini totali, Oleaceae, Cupressaceae e Quercus. Le Compositae hanno sempre presentato una bassa conc. pollinica, e una scarsa incidenza nelle sensibilizzazioni della zona. Le Gramineae vengono al 1° posto come responsabili di pollinosi. Le Oleaceae hanno presentato valori alti di conc. giorn. (eccezionali nel 1985), mentre l'incidenza di pollinosi da olivo nel Sassarese è risultata assai limitata. Il polline di Urticaceae è presente tutto l'anno, ma soprattutto da metà marzo a metà giugno; si è rilevata nei pazienti pollinosici cross-reattività tra Parietaria e Urtica.   相似文献   

3.
Riassunto Sono stati confrontati i rilievi aeropalinologici, ottenuti con campionamenti volumetrici, delle città di Genova e Sanremo (anno 1983), entrambe affacciate sul mare della Riviera ligure e distanti tra loro di circa 115 chilometri in linea d'aria. Le entità prese in esame sono state esclusivamenteUrticaceae, Poaceae edOleaceae per la loro preminente importanza allergologica in Liguria. Dal raffronto dei dati pollinici si può osservare, oltreché la massiccia presenza in ambedue le zone delle tre entità, una particolarmente più spiccata diffusione aerea ed un più precoce inizio della fase di massima pollinazione dei taxa considerati in Genova rispetto a Sanremo. Mentre per l'Olivo è difficile giustificare tale comportamento solamente sulla scorta dei dati meteorologici, peraltro abbastanza simili nelle due località, perUrticaceae (cfr.Parietaria) ePoaceae si può prospecttare una spiegazione sull' osservazione che a Genova rispetto a Sanremo esistono più vaste zone ruderali a livello urbano, e più estesi territori di abbandono agricolo nei dintorni con una conseguente maggiore diffusione di piante delle due famiglie.   相似文献   

4.
Sommario E' del 1974, sulla traccia fornita dall'International Biological Program, che è in atto nel nostro Paese il monitoraggio pollinico. Su iniziativa dell'Assessorato Ambiente della Regione Emilia Romagna e del CNR, nasce la prima rete regionale pilota di monitoraggio aerobiologico rivolta particolarmente ai granuli pollinici responsabili di allergia. Nel 1980 il campionamento pollinico supera i confini regionali e si estende a tutta la penisola, tanto che due anni dopo operano in Italia 20 stazioni. Attualmente vi sono in Italia 57 centri di monitoraggio aerobiologico che operano nell'ambito dell'Associazione Italiana di Aerobiologia, fondata a Bologna nel marzo 1985 e comprendente studiosi provenienti da discipline diverse. E' indispensabile che ogni punto di monitoraggio pollinico abbia un confronto costante con i risultati clinici e la componente vegetale del territorio. A Ferrara i risultati di cinque anni di rilevamento hanno evidenziato tre gruppi principali di pollini allergenici: Graminacee, Urticaee (in particolare il genere Parietaria), Composite (in particolare il genere Artemisia), mentre scarsa è l'incidenza dei pollini degli alberi. Ricerche cliniche, svolte nel 1980 e nel 1982 su due gruppi di pazienti allergopatici, confermano i dati aerobiologici. Le percentuali di positività agli skin-tests sono per le Graminacee il 90% (1980) e l'88% (1982), ler le Urticacee il 30% (1980) e il 27% (1982), per le Composite il 15% (1980) e il 12% (1982). Abbiamo effettuato anche un'indagine sul territorio della provincia di Ferrara per verificare la presenza e consistenza di alcune specie di piante allergeniche. Tralasciando le Graminacee che, per essere assai diffuse, non giustificano una verifica sul campo, abbiamo dato maggior spazio ai generi Parietaria e Urtica (fam. Urticacee) e ai generi Artemisia e Ambrosia (fam. Composite). Nel nostro territorio sono presenti solamente 2 specie diParietaria (P. officinalis eP. diffusa) e 2 specie diUrtica (U. diodica eU. urens). Riguardo alle Composite abbiamo verificato la presenza di 4 specie diArtemisia molto comuni in tutto il territorio ferrarese, mentre 2 specie diAmbrosia sono diffuse soltanto lungo il litorale. Si può affermare che, in campo allergologico, la combinazione di dati aerobiologici, clinici e botanici costituisce la base per giungere ad una diagnosi corretta e per impostare una terapia il più mirata possibile.   相似文献   

5.
Riassunto Con metodi istochimici e con metodi di colorazione e di impregnazione per il tessuto gliale fu studiato il materiale intercellulare interposto ai neuroni e fibre nervose nel nevrasse di anfibi urodeli ed anuri (Triton taeniatus, Triton cristatus, Amblystoma mexicanum, Xenopus laevis, Bufo vulgaris, Rana esculenta).I metodi istochimici hanno dimostrato nel materiale interneuronico la esistenza di sostanze del gruppo dei mucopolisaccaridi: esse formano, probabilmente un materiale anisto che dopo fissazione precipita in un reticolo granulare e filamentoso, metacromatico, HOTCHKISS positivo, sensibile all'azione degli enzimi ialuronidasici. Gli studi sui gliociti hanno dimostrato che soltanto nei centri assili degli anfibi anuri esiste una architettura gliovascolare formata prevalentemente da gliociti ependimali: negli altri centri degli anuri e in tutto il nevrasse degli urodeli si trova una rada ed incompleta trama di prolungamenti ependimali con pochi gliociti protoplasmatici siti nella ccmpagine dei centri e sottopiali: le fibre ependimali hanno in questo caso scarsissimi rapporti con i vasi sieche non si può parlare di una vera architettura gliovascolare.Fu dimostrato un sensibile antagonismo fra la intensità delle reazioni istochimiche per la sostanza anista e la complessità delle architétture gliali.Gli autori ritengono esatto definire tutto il materiale interneuronico con il termine di glia proposto dal VIRCHOW: la glia risulta quindi composta da un materiale anisto mucopolisaccaride e dai gliociti riuniti o no in architetture gliovascolari.Dedicate al Prof. F. Baltzer nel suo 70° compleanno.Richerche condotte con il sussidio di fondi del C.N.R.  相似文献   

6.
Riassunto

L'A., richiamate sinteticamente le varie questioni inerenti alia biologia dei tartufi attraverso l'esame della letteratura, intraprende esperienze per dimostrare la germinazione delle spore di Tuber magnalum Pico. Sia in condizioni strettamente sperimentali e cioè con colture acquose sterili di frammenti di tartufi, sia in ambiente simile al naturale, infettando radici di quercia con poltiglia di tartufo e sabbia, contenuta in un tubo di vetro avvolgente le radici, è riuscito ad osservare spore germinanti e a darne la documentazione. Discute in seguito le esperienze. Attraverso lo studio della micorriza ottenuta sperimentalmente, contribuisce alla definizione della questione del rinvenimento di ife con unioni a fibbia in relazionc al micelio di Tuber (Mattirolo, 1887). Fa infine osservare come i risultati ottenuti non rappresentino che le fasi iniziali dei complessi fenomeni svolgentisi nel ciclo biologico dei tartufi.  相似文献   

7.
Abstract

In questo lavoro abbiamo determinato le caratteristiche di entrata del saccarosio in funzione della sua concentrazione esterna, incubando i pezzi in saccarosio triziato, in condizioni normali e di stress osmotico. Nelle parti apicali l'assorbimento di saccarosio esogeno è lineare in presenza di basse concentrazioni mentre non lo è ad alte concentrazioni. Per quanto riguarda le parti basali la linearità si mantiene per tutte le concentrazioni; inoltre nelle parti apicali l'assorbimento è maggiore che nelle basali e la differenza aumenta all' aumentare delle concentrazioni di saccarosio esterno. Abbiamo poi studiato l'assunzione di saccarosio con osmotici diversi in cui fosse presente anche saccarosio marcato. I risultati ottenuti dimostrano che le parti apicali stressate prendono meno saccarosio dei controlli, mentre nelle basi stressate l'assorbimento, pur essendo inferiore a quello degli apici, è superiore rispetto ai controlli. Le differenze nel trasporto del saccarosio negli apici e nelle basi potrebbero essere spiegate dal fatto che a parità di peso nelle zone apicali ci sono più cellule di dimensioni inferiori che non hanno completato la distensione cellulare e che essendo in attiva crescita sono metabolicamente più attive. Nelle zone basali è invece presente un maggiore numero di cellule morte (xilema completamente differenziato). Questi due fattori potrebbero determinare nelle parti apicali un maggiore assorbimento con prevalenza del trasporto attivo e nelle parti basali un assorbimento inferiore con prevalenza del trasporto per diffusione.  相似文献   

8.
Riassunto Gli Autori hanno minutamente studiato nel gatto 1'innervazione del polmone, prendendo specificatamente in considerazione le modalità di innervazione del diversi elementi strutturali del parenchima, e il progressive cambiamento di forma delle cellule nervose simpatiche durante l'accrescimento e la senescenza.Gli AA. hanno inoltre studiato il comportamento del metasimpatico polmonare in condizioni di alterata funzionalità (polmone residuo dopo lobectomia e pneumonectomia sperimentali).I risultati più salienti possono essere cosi riassunti: sono stati osservati con particolare attenzione i corpuscoli nervosi terminali di natura sensitiva nelle diverse sedi (ghiandole, epitelio bronchiale, parete dei vasi sanguigni, guaina miocardica delle vene polmonari). Qusti dati, oltre che importanti dal lato morfologico, rappresentano la base anatomica per una esatta interpretazione di molti fenomeni di osservazione clinica: regolazione della dinamica circolatoria, dolore viscerale, riflessi partenti dal peduncolo polmonare e dalla regione dell'ilo.Nelle cellule nervose dei gangli intrapolmonari di soggetti normali si attua una crescita postnatale, che in genere è apparsa di lieve grado. Le modificazioni più salienti, cui vanno incontro i neuroni simpatici polmonari, sono espresse dall'aumento in volume del pirenoforo e dalla comparsa di dendriti, peraltro non molto numerosi.Il processo della complicazione morfologica delle cellule del metasimpatico polmonare avviene seguendo le stesse modalità, sia nell'accrescimento e nella senescenza fisiologica che in condizioni di superlavoro realizzate sperimentalmente (lobectomie, pneumonectomie). L'unica sostanziale differenza, fra il decorrere del processo normale e quello svolgentesi nel polmone residuo costretto ad un superlavoro, è data dal ritmo e dal grado delle trasformazioni rispettive: lente e graduali nel primo, concentrate nel tempo e assai spiccate morfologicamente nel secondo. L'aumento in volume del pirenoforo, l'accrescimento rigoglioso dei dendriti e lo sviluppo delle formazioni parafitiche vengono dagli Autori, analogamente a quanto è stato prospettato da altri Ricercatori per i neuroni di altre sedi, considerati nella identica maniera: tali modificazioni strutturali rappresentano cioè il meccanismo attraverso il quale il neurone polmonare perviene ad una maggiore estensione delle sua superficie, realizzando in tal modo un incremento, talora cospicuo, della sua massa, nella forma la più favorevole al suo metabolismo.  相似文献   

9.
Riassunto Gli AA. studiano l'effetto della surrenectomia e del trattamento con sale ed estratti corticali sulla sostanza Gomori-positiva della neuroipofisi del ratto. La surrenectomia determina una spiccata diminuzione della sostanza ehe non è in rapporto a fenomeni aspecifici dell'intervento operatorio in quanto non si osserva nell'animale sottoposto a finta surrenectomia. La somministrazione isolata di sale o di sostanze corticali la eleva quantitativamente senza riportarla alla norma: quantità pressochè normali si riscontrano solo con trattamento associato di sostanze corticali e sale. I risultati della ricerca confermano 1'esistenza di correlazioni tra sostanza di Gomori neuroipofisaria e corteccia surrenale.  相似文献   

10.
Riassunto Il mantenimento di collezioni di funghi e di lieviti, anche piccole, costituisce un problema di tempo e di validità, perchè si è costretti a passare mensilmente i ceppi e, tuttavia, è frequente l'inquinamento ed ancor più la pleomorfizzazione dei ceppi.Nel 1939Castellani propose un metodo di mantenimento basato sull'uso di fiale contenenti acqua distillata e chiuse alla fiamma.Con qualche variante la validità di tale metodo fu confermata daCastagnetta &Mungelluzzi nel 1961 e daBenedek nel 1963.Nella presente comunicazione gli AA. riferiscono sui risultati ottenuti con tale metodo in tre anni di studi, risultati che possono ritenersi eccellenti.Recentemente tale metodo è stato applicato al mantenimento di collezione di germi. Si è ottenuta la conservazione per sei e più mesi di ceppi di stafilococco e di altri germi, tra i qualiPseudomonas aeruginosa, Proteus e qualcheEscherichia.
Summary The preservation of collections of fungi and yeasts, even small ones, requires much care and much time, but there is always a vast number of strains which get lost by contamination and mainly due to the phenomenon of pleomorphism.In 1939Castellani proposed a method of preservation using vials containing distilled water, sealed over flame.With small variations this method was confirmed byCastagnetta &Mungelluzzi in 1961 and byBenedek in 1963.Our present communication refers to our experience with this method that we have being using for three years with excellent results.Recently this method was also successfully used for the collection of bacteria, to preserve staphylococci and other microorganisms, among thesePseudomonas aeruginosa, Proteus and sometimesEscherichia.


Read at the First Congress of International Society for Tropical Dermatology, Naples, June 8–13, 1964.  相似文献   

11.
Riassunto Furono istituiti confronti, in preparati col metodo Golgi-Cox, tra i caratteri dei neuroni piramidali grandi, medi e piccoli della corteccia cerebrale di Mammiferi di grandezza somatica molto differente, e piú precisamente: cavallo, bue, uomo, scrofa, pecora, capra, cane, gatto, coniglio, cavia, ratto, topo. Nell'uomo fu scelto il campo 4 di Brodmann; negli animali una regione della corteccia presumibilmente corrispondente.Nello stesso materiale fu determinata, in preparati col metodo Nissl, la densità dei neuroni, in modo da poter stabilire il numero dei neuroni per mm3 di corteccia.Furono riscontrate differenze modeste nella grandezza del pericario nei vari animali, incomparabilmente meno accentuate di quelle esistenti nello stesso materiale per i neuroni sprovvisti di dendriti (gangli sensitivi). Sono invece imponenti le differenze nell'estensione dell'arborizzazione dendritica. Tali differenze sono di più alto grado nelle grandi cellule piramidali che nelle medie e nelle piccole; però sono ben evidenti anche in queste ultime.Tra i valori ottenuti nella densità dei neuroni e quanto risulta nei preparati col metodo Golgi sull'estensione dell'arborizzazione dendritica negli animali di grandezza corporea differente, vi è coincidenza nel senso che, quanto più ampio è lo spazio occupato dall'arborizzazione dendritica dei neuroni della corteccia e quanto più numerosi sono i neuriti afferenti e le loro collaterali, tanto minore è la densità dei neuroni.I risultati delle presenti osservazioni si accordano con i recenti reperti col microscopic elettronico, secondo i quali i neuroni, la glia ed i vasi sanguiferi sono fittamente stipati, al punto che le fessure, le quali li separano, sono dell'ordine di grandezza submicroscopica; non esistono, nei centri nervosi, altri componenti al di fuori dei neuroni, della glia e dei vasi.Dedicato al Prof. Giuseppe Levi per il suo 88 compleanno. Ricerche compiute con un contributo del C.N.R.  相似文献   

12.
Autoriassunto Allo scopo di dare una giusta interpretazione alle supposte lesioni isolate della congiuntiva e del bulbo oculare da dermatomiceti ed a quelle che più frequentemente si vedono insorgere nel corso di micosi profonda cutanea (kerion), gli AA. hanno condotto una serie di ricerche nel coniglio sano ed in quello portatore di dermatomicosi sperimentale, al 6° ed al 25° giorno dall'innesto cutaneo e cioè in momenti differenti di stato allergico il cui sviluppo, nel coniglio, è stato da essi esattamente osservato e definite con esperienze preliminari. E' stato così esaminato il comportamento della congiuntiva, cornea, camera anteriore e vitreo in seguito all'introduzione, con varie modalità tecniche, di sospensioni di Trichophyton gypseum asteroides e di Microsporon lanosum.Gli AA., non riconosciuto un vero potere patogeno di questi dermatomiceti per la congiuntiva e per le altre parti del bulbo (cristallino escluso), mettono in dubbio che le descritte manifestazioni isolate siano provocate da un diretto impianto dei funghi.Confortati dai risultati ottenuti con l'inoculazione di materiale ifomicetico nella congiuntiva di animali in stato allergico, gli AA. interpretano tutte le congiuntiviti che compaiono talvolta nel corso di dermatomicosi profonde come una reazione di questo tessuto allergizzato dalla preesistente localizzazione cutanea del micete, reazione provocata dall'apporto di elementi ifomicetici figurati o di loro tossine, o per via ematica oppure talvolta, come nel caso particolare della congiuntiva, per via esterna.Una oftalmoreazione nell'animale e nell'uomo in stato allergico non è stata riscontrata dagli AA. mediante l'instillazione di tricofitina concentrata; essa si verifica invece in modo netto e costante sia nel primo che nel secondo quando l'introduzione avviene per via sottocongiuntivale.
Summary In order to give a right interpretation to supposed isolated lesions of the conjunctiva and of the ocular globe caused by dermatophytes and to those that more frequently appear in the course of deep dermatophytosis (kerion), the AA. executed a series of researches on normal rabbit and on rabbit infected with experimental dermatomycose at the sixth and twentyfifth day after infection, that is in different moments of allergic state, the development of which, in the rabbit, as been exactly observed and established by them with preliminary experiences.They examined in this manner the reaction of conjunctiva, cornea, anterior chamber and vitreous after inoculations, with various technic modalities, of suspensions of Trichophyton gypseum asteroides and Microsporon lanosum.The AA. have not recognized a true pathogenic power of these dermatophytes against the conjunctiva and other parts of ocular globe (excluded crystalline) and they doubt that the described isolated manifestations are caused by a direct establishing of fungi.Corroborated by results obtained with inoculation of fungous material into the conjunctiva of rabbits which had a developed sensitivity, the AA. interpret every conjunctivitis that sometimes appears in the course of deep dermatophytosis like a reaction of this tissue that is in allergic state for the preexistent cutaneous localisation of fungus, reaction caused by arrival of hyphomices or their toxins, or through the way of blood circulation or sometimes, as in particular case of conjunctiva, through externe way.An oftalmic reaction in the animal and in the man that have a developed sensitivity, has not been observed by AA. by means of instillation of concentrated trichophytin; it instead appears clearly and constantly in both of them when introduction is made through subconjunctival way.


Gli AA. hanno collaborato al lavoro in parti uguali.  相似文献   

13.
Riassunto

Sono state fatte diverse prove per la reazione di Schiff, di Feulgen e di Bauer su tessuti vegetali. Diversi tipi di membrane, fra cui quelle lignificate, sono risultati Schiff positivi. I nuclei sono risultati Feulgen positivi, con l'eccezione dei nuclei del gametofito maturo di Crinum sp., i quali sono tutti Feulgen negativi, meno quelli antipodali. L'amido e tutte le membrane sono risultati Bauer positivi.  相似文献   

14.
Riassunto Nel presente lavoro sono state riportate le concentrazioni polliniche registrate nell' atmosfera di Varese nel 1986. Le principali famiglie di pollini presenti sono state quelle delle Graminacee, Urticacee (Parietaria officinalis) e Betulacee (in particolare Betula alba), seguite da Corilacee, Fagacee, Salicacee e Cupressacee. Scarsa importanza hanno dimostrato, per le basse concentrazioni raggiunte, le Chenipodiacee, le Plantaginacee ed in particolare le Composite. In generale i risultati ottenuti non si sono di molto discostati da quelli riscontrati nel 1985.
Summary This research reports the results of the airborne pollen samplings carried out with a volumetric VPPS 2000 sampler elaborated daily in the area of Varese during year 1986, from March to September. These results were related to some meteorological data (temperature, humidity and rain). The principal pollen's families found are those of Gramineae, Urticaceae (parietaria off.), Betulaceae, Corylaceae, Fagaceae, Salicaceae and Cupressaceae. Chenopodiaceae, Plantaginaceae and Compositae have demonstrated little importance because they reach low concentrations. Generally the results obtained in the year 1986 and in 1985 are similar.
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15.
Riassunto

Scopo di questa memoria è quello di studiare le varie modalità con cui le diverse piante reagiscono a varie lesioni prodotte nei loro fusti o rami verdi. Le lesioni sono state prodotte in vario modo e con vari mezzi. Come pure si è tenuto conto delle cicatrizzazioni trovato casualmente nei rami delle piante considerate. Osservate, descritte, comparate le varie reazioni si è cercato di venire a delle deduzioni sulle neoformazioni pi[ugrave] caratteristiche nel processo della cicatrizzazione.  相似文献   

16.
Riassunto Nelle presenti richerche vennero studiati comparativamente gli assetti cromosomici dello stipite nordico (Belgio, Germania) e dello stipite meridionale (Campania) della specie Gryllotalpa gryllotalpa L. Tali stipiti, differenti solo per il corredo stesso, ma identici per ogni particolarità morfologica, dimostrarono, all'esame eitologico, di possedere assetti cromosomici l'uno comprendente 12 cromosomi (dieci autosomi e due eterocromosomi), l'altro 15 cromosomi nel maschio (14 autosomi e 1 eterocromosoma).I due assetti parvero riducibili all'identita ammettendo che a quattro coppie (la 2°, la 3°, la 6°, e la 7°) dell'assetto dello stipite meridionale corrispondano due sole coppie nell'assetto dell'altro stipite, come se fosse avvenuto (passando da questo a quello) una frammentazione in parti disuguali degli elementi delle dette coppie. Gli eterocromosomi parrebbero essersi comportati analogamente; ma cosí che quando si supponga una frammentazione per gli autosomi, questi si suppongano agglutinati.Cosí sarebbe dimostrata anche una fondamentale identità anche citologica fra i due stipiti.L'area di distribuzione di essi (prima delle mie ricerche) comprendente Belgio e Germania per lo stipite detto settentrionale con 12 cromosomi e la Campania per 1'altro (con 15 cromosomi nel maschio), si sono ora estese, la prima fino a tutta l'Italia settentrionale, terminando cogli Apennini, la seconda pure fino agli Apennini.  相似文献   

17.
Riassunto Viene qui presentato il progetto di elaborazione computerizzata dei dati aerobiologici, relativi alla presenza in atmosfera dei pollini di interesse allergologico, in vista della realizzazione di un Sistema di Banche Dati, regionali e nazionali, che raccolgano e redistribuiscano i dati rilevati dai circa 60 centri di monitoraggio aerobiologico operanti in Italia. Il progetto, basato sull'uso di Personal Computers, è in avanzato stato di realizzazione e si articola in un package di software specifico, di cui è stata data dimostrazione operativa nel corso del 2o Congresso Nazionale A.I.A. svoltosi a Capri nell'aprile 1986. L'articolo descrive in dettaglio la genesi del progetto, le linee di sviluppo in cui lo stesso è articolato, ed in particolare le funzioni di cui è prevista la gestione per mezzo del Computer, sia a livello del singolo utente locale che a livello di Banca Dati regionale o nazionale, fornendo esemplificazioni dei risultati ottenibili (soprattutto sotto forma di grafici) e notizie tecniche in merito alle caratteristiche dell'hardware occorrente, nonché sullo sviluppo e sulle modalità di acquisizione del software specifico.   相似文献   

18.
Riassunto

L'A. descrive lo sviluppo del polline e del gametofito femminile in Genista monosperma L., che seguono il tipo normale. Successivamente illustra le prime fasi della embriogenesi, caratterizzata prima del costituitsi di un proembrione di varia ed irregolare conformazione, che si evolve in una informe “massa proembrionale”, di alcune centinaia di cellule ricche di sostanze di riserva, piuttosto vacuolizzate e con spiccati segni di senescenza, poi dall'organizzarsi, nella porzione di questa massa prospicente l'albume, di una vera “area embrionale” subglobosa, che si inizia colla attiva suddivisione poi dall'organizzarsi, nella porzione di questa massa prospicente l'albume, di una vera “area embrionale” subglobosa, che si inizia colla attiva suddivisione di alcune cellule proembrionali. Questa area si evolvera poi nel definitivo embrione, al quale i resti della massa proembrionale fanno in certo senso da sospensore. Considerato poi che questa leguminosa, i cui ovari contegono sempre numerosi ovuli (in media 6–7), raggiunge maturita una rigorosa monosperima, cerca di individuare il processo ed il momento in cui si determina tale monospermia. Scalature nella maturazione dei gametofiti e nella fecondazione permettono solo di comprendere una eventuale riduzione nel numero dei semi, non la monospermia; un certo numero di masse proembrionali puo infatti venirsi a formare in un singolo ovario. L'A., rilevato come in questa specie appaia evidente un ritardo tra la spinta umorale che determina la divisione dello zigot e quella che determina l'organizzazione dell'embrione, suppone che quest'ultima colga per prima la massa proembrionale piu matura o comunque in posizione piu favorita; ed avanza quindi e discute l'ipotesi che da tale area embrionale che per prima comincia ad organizzarsi parta una sostanza capace di inibire l'organizzazione di altre aree embionali, onde a degenerazione delle restanti masse proembrionali e la finale monospermia del legume.  相似文献   

19.
Abstract

Aumento della sintesi di invertasi in seguito a trattamento con saccarosio in cotiledoni isolati da semi germinanti di ricino. – L'attività invertasica per cotiledone aumenta durante la germinazione di semi di ricino. In cotiledoni isolati ed incubati in acqua distillata per 15–22 ore, l'aumento di attività invertasica è molto scarso, L'aggiunta di saccarosio 0,1 M al mezzo di incubazione provoca un aumento di circa 40% dell'attività invertasica; aumento che non si riscontra se i cotiledoni vengono incubati in glucosio 0,1 M. La pre-senza di attinomicina D e di puromicina nel mezzo di incubazione previene lo sviluppo dell'attività invertasica. L'apparente specificità del saccarosio nell'indurre l'aumento di sintesi dell'enzima viene brevemente discussa nel quadro piú ampio dei fenomeni di regolazione da substrato delle sintesi di enzimi.  相似文献   

20.
Riassunto La muscolaris mucosae passando dall'esofago allo stomaco presenta una suddivisione e poi uno sfioccamento dei fasci muscolari, che si risolvono in singole file di cellule: queste vanno a costituire una lamina continua espansa in superficie, i cui elementi sono diretti in ogni senso. Da questa lamina, che sulla faccia interna presenta un gran numero di concavità, si staccano gruppi di cellule che circondano a spirale i tubuli ghiandolari, dirigendosi verso la superficie libera della mucosa: la mucosa risulta quindi compenetrata da un dispositivo muscolare, la cui contrazione determina la spremitura delle ghiandole, delle vene e dei linfatici.Nella parte pilorica, dove la muscolaris mucosae è più robusta, in relazione alla riduzione di calibro del viscere le cellule muscolari tendono a riunirsi nuovamente in fascetti diretti in ogni senso. In corrispondenza del piloro le cellule muscolari si riuniscono in fasci a forma di robusti nastri disposti in strati sovrapposti ed assumono nuovamente, come nel cardia, una direzione longitudinale. Contraendosi, esse determinano la formazione di una piega anulare della mucosa, che può ridurre od occludere il lume, con l'effetto di rinforzare o completare o perfezionare l'azione dello sfintere.  相似文献   

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