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1.
Riassunto In allergologia clinica la sensibilizzazione da miceti ha un ruolo di importanza secondaria rispetto a quella da pollini, ma le nostre conoscenze sul ruolo allergenico delle spore e di altre emanazioni atmosferiche dei miceti sono però stato largemente insoddisfacenti. Contrariamente a quanto avviene per i granuli pollinici, la cui sede di origine, la pianta che li produce, è ben visibile nell'ambiente, per le spore dei miceti è frequentemente impossibile evidenziare la sorgente fungina di appartenenza. Maggiore importanza assumono quindi l'identificazione e la misura della loro concentrazione nell'atmosfera. Il campionamento aerosporologico può essere effettuato con apparecchi volumetrici tipo Hirst che permettono però il solo riconoscimento di alcune spore e non di altre, come quelle di Aspergilli e Penicilli. Per quest'ultime appare più utile la captazione mediante capsule di Petri esposte isolatamente o in un apparecchio campionatore a multistadi del tipo dell'Andersen. Per quanto riguarda i riflessi in allergologia clinica la scarsa frequenza di sensibilizzazione da miceti è verosimilmente da collegare alla carente purificazione e standardizzazione degli estratti allegenici utilizzati. Non esiste infatti un'uniformità nei metodi di estrazione delle componenti allergeniche e quindi c'è molta variabilità nel contenuto antigenico ed allergenico degli estratti di ditte diverse o della stessa ditta in tempi diversi. C'è inoltre da considerare che, contrariamente a quanto avviene per i pollini, non esiste per i miceti una ben definita stagione di presenza ambientale di spore fungine sì da consentire una correlazione con la sintomatologia clinica. La stagione fungina dell'atmosfera libera è infatti frequentemente integrata dalla presenza delle stesse spore all'interno delle abitazioni e/o degli ambienti di lavoro per cui l'esposizione diventa di tipo perenne.   相似文献   

2.
Riassunto

Lo sviluppo del gametofito femminile di Campsis radicans (L.) Seem. (Bi-gnonaceae) è di tipo normale, monomegasporiale, otto-nucleato. Le cellule somatiche dell'ovulo durante lo sviluppo del gametofito e la loro trasformazione in tessuto nutritizio presentano particolari fenomeni interessanti non solo dal punto di vista morfologico, ma anche da quello microchimico. L'ispessimento attivo della membrana delle cellule dell'ipostasi è preceduto dall'acquisto di un intenso potere cromotropo e di un aspetto mucillaginoso : il passaggio delle sostanze pectiche della membrana cellulare da uno stato di inerzia ad uno di accrescimento coinciderebbe secondo ogni verosimiglianza con l'acquisto di radicali solforici da parte dei loro polisaccaridi. L'amido del gametofito adulto in via di degenerazione acquista un intenso potere cromatropo determinato dai prodotti della sua demolizione  相似文献   

3.
Rosalia Liso 《Plant biosystems》2013,147(2-3):148-152
Riassunto

Prove di germinazione di semi di PINUS PINEA al buio. — Sono state condotte prove di coltivazioni di embrioni di Pinus pinea al buio in rapporti vari col loro endosperma. 1a prova: semi con endosperma amputato all'apice calazale (cotiledonare) per la lunghezza di mm. 1, mm. 2, mm. 3. Il resultato è stato l'accrescimento dell'embrione clorotico con radice atrofica, cioè non si è avuto la normale evoluzione morfogenetica dell'embrione in plantula. 2a prova: asportazione dei 2/3 micropilari, (radicolari) dell'endosperma: evoluzione normale dell'embrione in plantula, cioè germinazione di una plantula normalmente verde con radichetta molto ben sviluppata. 3a prova: asportazione di uno spicchio longitudinale di endosperma: normale germinazione di una plantula verde e con radichetta sviluppata, ma minore sviluppo in lunghezza dei cotiledoni corrispondenti allo spicchio di endosperma asportato.

Si deduce la importanza dell'endosperma per la normale morfogenesi della plantula nella germinazione, e la necessità di uno stretto rapporto di contiguità fra embrione e endosperma perchè questo esplichi la sua azione sull'evoluzione dell'embrione. Si deduce inoltre la importanza che ha l'endosperma nella nutrizione dei cotiledoni.

Si prospetta la necessità di fare opportuni esperimenti per stabilire se nel corso della germinazione il passaggio di sostanza dall'endosperma ai cotiledoni avviene con la partecipazione attiva soltanto dei cotiledoni, dell'endosperma o di tutti e due, e se c'è una distinzione fra le varie zone dell'endosperma ai fini di una efficienza nella nutrizione dell'embrione e della sua evoluzione in plantula.  相似文献   

4.
Abstract

In questo lavoro abbiamo determinato le caratteristiche di entrata del saccarosio in funzione della sua concentrazione esterna, incubando i pezzi in saccarosio triziato, in condizioni normali e di stress osmotico. Nelle parti apicali l'assorbimento di saccarosio esogeno è lineare in presenza di basse concentrazioni mentre non lo è ad alte concentrazioni. Per quanto riguarda le parti basali la linearità si mantiene per tutte le concentrazioni; inoltre nelle parti apicali l'assorbimento è maggiore che nelle basali e la differenza aumenta all' aumentare delle concentrazioni di saccarosio esterno. Abbiamo poi studiato l'assunzione di saccarosio con osmotici diversi in cui fosse presente anche saccarosio marcato. I risultati ottenuti dimostrano che le parti apicali stressate prendono meno saccarosio dei controlli, mentre nelle basi stressate l'assorbimento, pur essendo inferiore a quello degli apici, è superiore rispetto ai controlli. Le differenze nel trasporto del saccarosio negli apici e nelle basi potrebbero essere spiegate dal fatto che a parità di peso nelle zone apicali ci sono più cellule di dimensioni inferiori che non hanno completato la distensione cellulare e che essendo in attiva crescita sono metabolicamente più attive. Nelle zone basali è invece presente un maggiore numero di cellule morte (xilema completamente differenziato). Questi due fattori potrebbero determinare nelle parti apicali un maggiore assorbimento con prevalenza del trasporto attivo e nelle parti basali un assorbimento inferiore con prevalenza del trasporto per diffusione.  相似文献   

5.
Riassunto Sono stati confrontati i rilievi aeropalinologici, ottenuti con campionamenti volumetrici, delle città di Genova e Sanremo (anno 1983), entrambe affacciate sul mare della Riviera ligure e distanti tra loro di circa 115 chilometri in linea d'aria. Le entità prese in esame sono state esclusivamenteUrticaceae, Poaceae edOleaceae per la loro preminente importanza allergologica in Liguria. Dal raffronto dei dati pollinici si può osservare, oltreché la massiccia presenza in ambedue le zone delle tre entità, una particolarmente più spiccata diffusione aerea ed un più precoce inizio della fase di massima pollinazione dei taxa considerati in Genova rispetto a Sanremo. Mentre per l'Olivo è difficile giustificare tale comportamento solamente sulla scorta dei dati meteorologici, peraltro abbastanza simili nelle due località, perUrticaceae (cfr.Parietaria) ePoaceae si può prospecttare una spiegazione sull' osservazione che a Genova rispetto a Sanremo esistono più vaste zone ruderali a livello urbano, e più estesi territori di abbandono agricolo nei dintorni con una conseguente maggiore diffusione di piante delle due famiglie.   相似文献   

6.
Sommario E' del 1974, sulla traccia fornita dall'International Biological Program, che è in atto nel nostro Paese il monitoraggio pollinico. Su iniziativa dell'Assessorato Ambiente della Regione Emilia Romagna e del CNR, nasce la prima rete regionale pilota di monitoraggio aerobiologico rivolta particolarmente ai granuli pollinici responsabili di allergia. Nel 1980 il campionamento pollinico supera i confini regionali e si estende a tutta la penisola, tanto che due anni dopo operano in Italia 20 stazioni. Attualmente vi sono in Italia 57 centri di monitoraggio aerobiologico che operano nell'ambito dell'Associazione Italiana di Aerobiologia, fondata a Bologna nel marzo 1985 e comprendente studiosi provenienti da discipline diverse. E' indispensabile che ogni punto di monitoraggio pollinico abbia un confronto costante con i risultati clinici e la componente vegetale del territorio. A Ferrara i risultati di cinque anni di rilevamento hanno evidenziato tre gruppi principali di pollini allergenici: Graminacee, Urticaee (in particolare il genere Parietaria), Composite (in particolare il genere Artemisia), mentre scarsa è l'incidenza dei pollini degli alberi. Ricerche cliniche, svolte nel 1980 e nel 1982 su due gruppi di pazienti allergopatici, confermano i dati aerobiologici. Le percentuali di positività agli skin-tests sono per le Graminacee il 90% (1980) e l'88% (1982), ler le Urticacee il 30% (1980) e il 27% (1982), per le Composite il 15% (1980) e il 12% (1982). Abbiamo effettuato anche un'indagine sul territorio della provincia di Ferrara per verificare la presenza e consistenza di alcune specie di piante allergeniche. Tralasciando le Graminacee che, per essere assai diffuse, non giustificano una verifica sul campo, abbiamo dato maggior spazio ai generi Parietaria e Urtica (fam. Urticacee) e ai generi Artemisia e Ambrosia (fam. Composite). Nel nostro territorio sono presenti solamente 2 specie diParietaria (P. officinalis eP. diffusa) e 2 specie diUrtica (U. diodica eU. urens). Riguardo alle Composite abbiamo verificato la presenza di 4 specie diArtemisia molto comuni in tutto il territorio ferrarese, mentre 2 specie diAmbrosia sono diffuse soltanto lungo il litorale. Si può affermare che, in campo allergologico, la combinazione di dati aerobiologici, clinici e botanici costituisce la base per giungere ad una diagnosi corretta e per impostare una terapia il più mirata possibile.   相似文献   

7.
Abstract

Studio fitosociologico su alcune foreste di « Liriodendron tulipifera » L. del Tennessee (U.S.A.). – Una serie di rilievi fitosociologici e di osservazioni floristiche ed ecologiche è stata condotta in foreste di latifoglie nel Tennessee orientale, con particolare riguardo a stazioni di Liriodendron tulipifera L. su dolomite di Knox. Nell'elaborazione dei dati dei rilievi ci si è valsi di un calcolatore numerico IBM-1604. Il controllo dell'omogeneità basato sulla « charakteristische Artenkombination » e la distribuzione delle specie in classi di presenza dimostrano che le stazioni di Liriodendron nell'ambiente studiato rappresentano un tipo omogeneo di vegetazione. L'analisi della distribuzione in classi di presenza in questi termini è, a quanto ci risulta, nuova. L'analisi strutturale dimostra una stratificazione molto complessa, con 51% della massa assimilatrice sopra i 25m. Lo spettro biologico rappresenta una forma intermedia fra la foresta di latifoglie settentrionale (es. Minnesota) e la pluvisilva tropicale (America Centrale), con una percentuale particolarmente alta di geofite. La composizione floristica sta in una posizione intermedia fra i Liriodendretalia ed i Quercetalia di KNAPP, e risulta dominata dall'elemento submesofilo. La distribuzione delle specie arboree nei vari strati (da basale ad arboreo) suggerisce una tendenza evolutiva verso una foresta mista di Querce ed Hickories (Carya spp.) accompagnati ad Acer rubrum, Cornus florida, Oxydendron arboreum, Nyssa sylvalica ed Ostrya virginiana. Mancano invece qui le specie strettamente mesofile (Fagus, Acer saccharum, Aesculus octandra, Tilia spp. ecc.) che secondo i dati delle letterature sarebbero le tipiche specie compagne di Liriodendron. Si conclude che la foresta di Liriodendron è il primo stadio forestale della serie che ha per climax la foresta di quercia (« appalachian oak forest ») di ambiente submesico. L'analisi fitosociologica dimostra che, nella fase in cui Liriodendron è pienamente sviluppato, si tratta di una facies transitoria della menzionata « appalachian oak forest », rispetto a cui non sembrano esserci specie differenziali.  相似文献   

8.
La conoscenza delle proprietà Teologiche del mantello della terra è uno dei più importanti problemi della geofisica non ancora risolti. A causa della dipendenza di queste proprietà dalla temperatura, pressione, composizione e fasi delľinterno della terra, lo studio della reologia è molto difficile; esso è inoltre complicato ulteriormente dalla scarsità di informazioni oggi disponibili che risultano perloppiù dalľanalisi delle onde superficiali e delle oscillazioni libere. In questa nota si studia il fenomeno della moltiplicazione delle oscillazioni libere della terra causato dalla reologia calcolando la separazione delle righe spettrali che identificano i modi di oscillazione torsionale. Si trova che la separazione dei periodi di oscillazione è un ordine di grandezza maggiore di quella causata dallo schiacciamento terrestre e che pertanto la loro identificazione potrebbe essere possibile producendo nuovi dati per lo studio della reologia della terra. The knowledge of the rheological properties of the mantle of the Earth is one of the most important unsolved geophysical problems. Due to the strong depth dependence on temperature, composition, phase and pressure of the Earth, the study of the rheology is very difficult with the scarse information presently available and resulting mostly from surface waves and free modes decay. We report here of the new phenomenon of the splitting of the eigenfrequencies of the free modes of the Earth caused by the rheology. The separation of the lines of the predicted splitting is one order of magnitude larger than that caused by the flattening of the Earth. The observation of this splitting will produce new data for the determination of the rheology of the Earth.
Presentata nella seduta del 18 novembre 1989.  相似文献   

9.
Nationalization and Globalization Trends in the Wild Mushroom Commerce of Italy with Emphasis on Porcini ( Boletus edulis and Allied Species). This paper presents an historical overview of wild mushroom commerce in Italy, with a focus on recent trends in the production of porcini (Boletus edulis and closely allied species). Over the past century, two major trends—nationalization and globalization—have been apparent in the wild mushroom commerce of Italy. First, a simplified national mushroom menu has emerged through processes of governmental regulation and culinary fashion, but it has come at the expense of differing, localized mushroom traditions which may suffer under the European Union’s free trade principles. Second, Italy has emerged as a focal point of a global market for a small number of mushroom species—particular porcini. While the name porcini has become synonymous with Italian cuisine, and in spite of a vibrant tradition of recreational mushroom collecting in Italy, most of the porcini commercially available in Italy or exported by Italy are no longer of Italian origin. Porcini and other mushrooms now flow into Italy from all over the world—especially from China and eastern Europe—and are then often exported as “Italian porcini.” This globalization of the wild mushroom trade, while offering significant income to rural producers and processors around the globe, has other effects as well, for example, a kind of national branding as “Italian” of globally-produced products, of which porcini is one, that is in direct opposition to some of the European Union’s rules for regional denominations.
Processi di Nazionalizzazione e Globalizzazione nel Commercio Italiano dei Funghi spontanei, con Particolare Riguardo ai Porcini ( Boletus edulis e Specie Affini). Questo articolo presenta una panoramica storica sul commercio dei funghi spontanei in Italia, con particolare riguardo alle recenti tendenze nella produzione dei porcini (Boletus edulis e specie affini). Nello scorso secolo si sono osservate due tendenze principali—di nazionalizzazione e di globalizzazione—nel commercio dei funghi spontanei in Italia. In primo luogo si è affermata nel territorio nazionale una tradizione limitata al consumo di un numero contenuto di specie, sia per effetto di alcune normative che di mode culinarie, ma ciò è avvenuto a discapito di tradizioni locali più ricche, che potrebbero ulteriormente risentire dei principi per il libero scambio all’interno dell’Unione Europea. In secondo luogo, l’Italia si è posta in evidenza come un punto nodale per il mercato globale di alcune specie fungine, in particolare dei porcini. Nonostante quest’ultimo termine sia tradizionalmente associato alla cucina italiana, e nonostante esista in Italia una vivace e radicata tradizione nella raccolta amatoriale dei funghi, la maggior parte dei porcini ivi commercializzati (allo stato fresco, essiccati o variamente conservati) o esportati verso altri paesi non sono più di origine locale. I porcini e altre specie fungine giungono attualmente in Italia da ogni parte del mondo—in modo particolare dalla Cina e dall’Europa orientale—e sono successivamente spesso esportati come “prodotti Italiani.” Questo processo di globalizzazione del mercato dei funghi spontanei, pur offrendo un significativo introito ai raccoglitori e commercianti rurali su tutto il globo, è responsabile di altri effetti, come per l’appunto una sorta di marchio nazionale “Italiano” su alcuni prodotti di provenienza globale, come per l’appunto i porcini, cosa che contrasta con alcune delle regole dell’Unione Europea in materia di denominazioni regionali.
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10.
Riassunto

L'A., inquadrato il lavoro nel vasto campo degli antagonismi tra vegetali, considera se la microflora che si sviluppa per elezione sulle ricche radici della barbabietola da zucchero possa esercitare una influenza sull'incompatibilità, frequentemente riscontrata nella Bassa Valle Padaria, esistente tra la saccarifera e il Mais, e che si manifesta con un minor rigoglio vegetativo di quest'ultimo quando è consociato o segue la Chenopodiacea.  相似文献   

11.
Riassunto Nella zona mediterranea i pollini piùfrequentemente responsabili di allergia respiratoria sono:Parietaria, Graminaceae, Compositae, Platanus, Betulaceae. Recentemente è stata osservata una frequente sensibilizzazione anche al polline diCupressaceae, Ambrosia eChenopodiaceae. Alcuni autori riferiscono che nel Nord Africa la concentrazione di polline di Chenopodiaceae è circa 20 volte maggiore rispetto alla zona mediterranea. Scopo del presente lavoro è quello di studiare le caratteristiche morfologiche del polline diSalsola; nonché la distribuzione della pianta in Italia e di valutarne la frequenza di sensibilizzazione in una popolazione di pazienti allergici. Sono stati studiati 436 pazienti di cui 343 positivi al Prick test per i più comuni allergeni della zona (Parietaria, Graminacee, Olea europaea, Compositae, eSalsola kali) e 90 soggetti negativi. Per la caratterizzazione morfopollinica è stata utilizzata le tecnica di Erdtman. E'stato dimostrato come la sensibilizzazione alla.S. kali è presente nel 13,7% dei casi, sempre in associazione con altri tipi di pollini, tranne in un solo caso di sensibilizzazione isolata. Si sottolinea quindi l'importanza che può rivestire nella nostra penisola la sensibilizzazione alla Salsola, resta da verificare l'incidenza di questo polline nei campionamenti atmosferici.
Summary The pollen morphology of the genusSalsola L. (Chenopodiaceae) and the distribution of the plant in Italy was described and frequency of sensitization in a population of allergic patients was studied. Sensitization toSalsola was present in 13,7% of 343 allergic patients. This sensitization was always been observed in association with other pollen except for one case. The importance of this sensitization in the Mediterranean areas was emphasized considering the common frequency ofChenopodiaceae sensitization and the very frequent cross-reactivity within in the same family and betweenChenopodiaceae andAmaranthaceae.
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12.
Riassunto

L'A. ha osservato in piante di Citrus trifoliata L. fiori maschili, per aborto dell'ovario, insieme ad altri fiori normalmente ermafroditi. La statistica fatta su piante crescenti negli Orti Botanici di Padova, Ferrara, Torino, ha dimostrato che le piante non potate e scarsamente nutrite hanno una percentuale di fiori maschili pari al 65–70%. Mediante il rinnovamento della pianta, asportando i rami secchi e con opportune concimazioni, la percentuale dei fiori maschili diminui al 20%. Le parti alte e piü illuminate delle piante hanno sempre una scarsa percentuale di fiori maschili; le piante giovanissime hanno per contro solo uno scarso numero di fiori ermafroditi ed anche questi non riescono ad abbonire. Il fenomeno dell'andromonoicismo, analogo a quello osservato nelle Ombrellifere, è di natura sicuramente funzionale, e forse in relazione a fattori geografici.  相似文献   

13.
Riassunto

L'A. prende in considerazione il comportamento del cercine mucillagginoso e del nucleolo durante la divisione cellulare in Oedogonium e prospetta l'ipotesi che il nucleolo sia in relazione con la formazione della membrana trasversale.  相似文献   

14.
Riassunto

Intorno alla esistenza di forme di canapa diverse per caratteri morfofisologici entro la popolazione solitamente coltivata nella prov. di Torino e che dal maggior centro di diffusione e smercio, Carmagnola, porta il nome, l'A. ha dato pi[ugrave] d'una dimostrazione. Proseguendo la strada iniziata or è un quindicennio, questà indagine tratta della germinabilità della canapa nelle sue espressioni di potenza germinativa (% di semi nati), energia germinaliva (rapidità di germinazione) e longevilà (durata della vitalità dei semi) alla stregua di manifestazioni d'ordine genofenotipico. Onde poter affrontare le non facili ricerche è stato necessario analizzate le cause, di natura a così dire ambientale, che in un senso o nell'altro influenzano la germinabilità della canapuccia. Tra esac, l'A. ha indagato le seguenti:

a) lo stadio di maturazione del seme;

b) il sistema di raccolta del seme;

c) il mezzo o ambiente di conservazione del seme quanto a temperatura e umidità relativa dell'aria;

d) il sistema di conservazione del seme.

Ciò fatto, l'A. passa all'analisi del comportamento ereditario della germinabilità partendo da linee puree di canapa a bassa e ad alta potenza germinativa, a bassa e ad alta energia germinativa estratte, or è un decennio, dalla predetta popolazione di Cannabis saliva. Le ricerche hanno dimostrato che nella fecondazione incestuosa della canapa è possibile ottenere linee diverse nella germinabilità; che tanto la potenza quanto l'energia germinativa sono caratteri ereditari; che la fecondazione incrociata annulla il carattere « bassa germinabilità » emerso nell'incesto e dovuto probabilmente a fattori letali onde s'ottengono forme di canapa a germinabilità elevata anche nelle generazioni — in libera fecondazione — successive alla prima; che la potenza e l'energia germinativa sembrano caratteri geneticamente complessi e sono tra loro indipendenti; che la longevità della canapuccia è apparsa indipendente, dal lato creditario, dalla potenza e dalla energia germinativa accertate nel primo anno di vita di essa.  相似文献   

15.
Riassunto

Il gametofito fetaminile di Anthemis arvensis L. mostra uno sviluppo quanto mai interessante, perchè insieme al tipo « Crucianella » con oangio emisporiale (ca. 75%) si trova pure un altro tipo di sviluppo, il già noto tipo « Pyrethrum parthenifolium » con oangio monosporiale (25% ca.). Il gametofito 16-nucleato tipico tuttavia non è mai stato riscontrato; invece l'Autore ba osservato la presenza del sottotipo 10-nucleato, che è stato recentemente scoperto e che ha preso il nome di sottotipo « Ulmus ». I due tipi sopraddetti sono collegati dalla possibilità di uno sviluppo secondo il tipo « Vittadinia » con oangio monosporiale, che si deve considerare come un tipo intermedio fra i due.

Nella presenza di questi tipi di sviluppo in una stessa specie l'Autore trova una conferma della assoluta dipendenza del tipo « Crucianella » dai tipi tetramegasporiali facenti capo al tipo « Pyrethrum parthenifolium ».  相似文献   

16.
Riassunto L'Autore riporta dalla letteratura dati sull'importanza della melata degli Afidi nell'alimentazione delle Formiche e sul sensibile incremento che le cure delle operaie apportano nella moltiplicazione e propgazione degli Afidi e nella produzione di melata. Le ricerche dell'Autore sull'intensità della trofobiosi tra Formiche e Afidi, condotte in boschi di sole conifere e in foreste miste di conifere e latifoglie, dimostrano che le Formiche seguono l'avvicendamento di diverse specie di Afidi sulle diverse essenze nei vari mesi dell'anno; se ne deduce che il bosco misto offre alle Formiche una nutrizione più ricca e variata di quella offerta da una foresta con una sola essenza. Altre ricerche confermano l'incremento determinato dalle cure delle Formiche sulla moltiplicazione degli Afidi anche quando questa è ostacolata da taluni fattori climatici avversi. Si documentano infine alcuni danni derivati alle piante forestali, particolarmente in giovani rimboschimenti, dall'incremento delle colonie di Afidi provocate dalle Formiche, e si mette in evidenza come sia possibile controbilanciare le perdite economiche sfruttando razionalmente la super-produzione di melata al fine di ottenere maggiore produzione di miele da parte delle Api.

Beobachtungen im Rahmen eines Forschungsauftrages, für dessen grosszügige F?rderung ich der Deutschen Forschungsgemeinschaft aufrichtig danke. Herrn Prof. Dr. Dr.G. Wellenstein verdanke ich viele wertvolle Ratschl?ge und Hinweise.  相似文献   

17.
Abstract

Lo studio è basato sul confronto tra la flora di 5 città localizzate nelle principali regioni fitoclimatiche italiane: Milano, Ancona, Roma, Cagliari e Palermo. L'analisi di 684 specie rilevate in 50 aree campione ha evidenziato l'importanza delle apofite nella flora urbana in Italia e il ruolo delle terofite che provengono direttamente dalla vegetazione mediterranea. Il confronto ha inoltre mostrato la dominanza dei fattori biogeografici nella costituzione della copertura vegetale delle 5 città. Questi risultati contrastano con l'elevata percentuale di specie esotiche e con l'uniformità floristica osservate nelle aree urbane dell'Europa Centrale.  相似文献   

18.
Summary Air-borne pollen grains were collected using Hirst volumetric spore traps in both Ascoli Piceno and Perugia during the March–November 1983 period. Similar types of pollens were recorded in both towns. In Perugia, higher total amounts of Cupressaceae/Taxaceae pollens were recorded in March and of Quercus, Gramineae, Urticaceae and Oleaceae in May–June. However, the pollen concentration in the Ascoli Piceno atmosphere was higher in the August–October period owing to the pollen of the ?summer weeds?.
Riassunto I granuli di polline aerodiffusi sono stati campionati con trappole volumetriche tipo Hirst sia in Ascoli Piceno che in Perugia durante il periodo marzo–novembre 1983. In entrambe le città sono stati rilevati tipi di polline simili. In Perugia sono state registrate concentrazioni di polline in atmosfera più elevate rispetto ad Ascoli Piceno in marzo per la pollinazione di Cupressaceae/Taxaceae e in maggio–giugno per la pollinazione di Quercus, Gramineae, Urticaceae e Oleaceae. In Ascoli Piceno, invece, la concentrazione di polline in atmosfera è state più elevata di Perugia nel periodo agosto–ottobre per la pollinazione delle ?erbe estive?.
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19.
Riassunto

L'A., richiamate sinteticamente le varie questioni inerenti alia biologia dei tartufi attraverso l'esame della letteratura, intraprende esperienze per dimostrare la germinazione delle spore di Tuber magnalum Pico. Sia in condizioni strettamente sperimentali e cioè con colture acquose sterili di frammenti di tartufi, sia in ambiente simile al naturale, infettando radici di quercia con poltiglia di tartufo e sabbia, contenuta in un tubo di vetro avvolgente le radici, è riuscito ad osservare spore germinanti e a darne la documentazione. Discute in seguito le esperienze. Attraverso lo studio della micorriza ottenuta sperimentalmente, contribuisce alla definizione della questione del rinvenimento di ife con unioni a fibbia in relazionc al micelio di Tuber (Mattirolo, 1887). Fa infine osservare come i risultati ottenuti non rappresentino che le fasi iniziali dei complessi fenomeni svolgentisi nel ciclo biologico dei tartufi.  相似文献   

20.
Raissunto

Nella famiglia delle Lauraceae è stata fino ad oggi riconosciuta la formazione di un vero periplasmodio nei due generi Sassafras e Cinnamomum. Il periodo e le modalità di sviluppo fanno riferire il primo al tipo che si osserva nelle Monocotiledoni, il secondo a quello delle Dicotiledoni. Nei due tipi alcune particolarità morfologiche permettono induzioni sul significato fisiologico del periplasmodio.  相似文献   

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