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1.
Riassunto

L'A. mette in rilievo le differenze esistenti fra l'apice dei fusti sotterranei e quello dei fusti aerei di Equisetum ramosissimum Desf. Tali differenze sono : secrezione di abbondante mucillaggine da parte delle cellule dell'epidermide esterna delle guaine pi[ugrave] periferiche che incappucciano l'apice dei rizomi, mentre le cellule epidermiche esterne delle guaine dei fusti aerei si differenziano nello stesso senso delle cellule epidermiche degli internodi; presenza di tricomi nella parte interna delle guaine che incappucciano l'apice del rizoma, tricomi che mancano nelle guaine dei fusti aerei; localizzazione dell'acerescimento in lunghezza al primo internodio del rizoma (quello pi[ugrave] vicino alla gemma apicale), mentre nei fusti aerei l'acerescimento è scaglionato su diversi internodi.

La mucillaggine che viene secreta dalle cellule epidermiche delle guaine del rizoma prende origine direttamente dai granuli d'amido, che sono abbondantissimi e particolarmente grossi in talli cellule all'inizio del processo di formazione della mucillaggine.  相似文献   

2.
Riassunto

L'A. indica la larga conferma che ebbero le sue esperienze fondamentali sulla propagazione dello stimolo ormonica nelle Mimose. Anche l'estensione di questa, in base all'odierna teoria del movimento dell'acqua nelle piante coi fili d'acqua vasali in tensione, sviluppata dall'A. giì nel 1916 e appoggiata da esperienze delle quali nel 1926 aveva dato un cenno preventivo — ha ricevuto ora (1935) la definitiva conferma da parte di Houwink. Sono esposte dettagliatamente le dette esperienze ed anche altre inedite nello stesso senso.

Un altro tipo di propagazione dello stimolo è stato messo in evidenza da ricercatori (Bose, Snow, Ball, Umrath, Houwink; da noi vi si collegherebbe Montemartini). Vengono riferite dettagliatamente esperienze relative inedite dell'autore. É accolta l'ipotesi che si tratti di « propagazione nervosa », senza però vedere nelle Mimose veramente dei nervi: vi avrebbe parte una condizione generale di polarizzazione cellulare. Ma se anche la propagazione nervosa è pi[ugrave] rapida essa viene arrestata da un pulvino, quindi una conduzione dello stimolo nelle varie parti, anche di una unica foglia, è solo possibile coll'intervento dell'ormone — che al di là di un pulvino potrebbe pure suscitare ex novo l'altra propagazione.

In ultimo, secondo le rice di Houwink, i casi particolari della pi[ugrave] rapida conduzione dello stimolo nella M. pudica non sono nervosi. Si tratterebbe della trasmissione di un effetto meccanico nelle turgide cellule tubulose di Haberandt.  相似文献   

3.
Riassunto

A conferma di quanto s'era supposto, la respirazione profonda è apparsa processo fisiologico assai comune. Infatti, essa è stata accerta'a — spesso anche in fasi e periodi diversi del ciclo vitale della stessa pianta — in tutte le specie saggiate (circa 40 riferibili a 16 famiglie).

Nelle piante legnose, il processo respiratorio profondo è risultato della stessa natura che nelle specie erbacee.

Il processo respiratorio profondo e il processo respiratorio superficiale ipogco acquistano valori e significati diversi sia dal lato fisiologico che agronomico secondo la forma coltivata (specie, individuo), le condizioni termiche e la natura del mezzo asfittico del suolo. Per tanto, vuoi nelle piante erbacee che legnose coltivate, è dato osservare una grande variabilità d'adattamento i cui estremi incidono sulle specie che normalmente vivono coll'apparato radicale in terreno idropico cioè in mezzo asfittico costituito da eccesso d'acqua immota e, per contro, sulle specie sensibili — fino a un certo punto — a qualunque comune mezzo asfittico del suolo e però provviste di sistema di radici relativamente superficiale. Le une e le altre sembrano collegate da forme le quali sviluppano comunemente il sistema radicale in terreno libero da acqua stagnante, profondo, permeabile ma tuttavia asfittico negli orizzonti meno superficial — e pi[ugrave] erti — del suolo per atmosfera inerte e per eccesso di CO2.

A entrambi i processi respiratori testè rilevati si allacciano interessanti problemi agronomici riguardanti tra l'altro i lavori di preparazione del suolo eccezionalmente energici particolarmente nei riflessi che questi possono avere a cagione d'una temporanea maggiore aereazione indotta.  相似文献   

4.
Riassunto L'autore ha condotto uno studio al microscopio elettronico sulla distribuzione e sulla genesi del glicogeno nelle cellule dell'embrione di pollo nei primi stadi dello sviluppo.L'autore riscontra che nelle prime ore di incubazione il glicogeno è presente in pressochè tutte le cellule del blastoderma, dove coesiste con inclusioni vitelline. Al 2° giorno di incubazione il glicogeno scompare in tutte le cellule che hanno interamente digerito le inclusioni vitelline, rimanendo invece solo in quelle che sono ancora rieche di vitello. Fanno eccezione le cellule del miotoma che, pur essendo sprovviste di vitello, nella terza giornata di incubazione accumulano glicogeno in notevole quantità, in coincidenza con la comparsa in esse délie miofibrille.L'autore ritiene ehe il glicogeno che si trova inizialmente nelle cellule embrionali si formi in gran parte per attività neoglicogenetica, a partire dal vitello contenuto nelle cellule medesime, Egli conclude che tale attività neoglicogenetica dapprima sia propria di tutte le cellule embrionali, fino a quando hanno inclusioni vitelline, e che poi essa rimane localizzata al solo epitelio del sacco vitellino che sempre contiene vitello.
Ultrastructural investigations on the distribution of glycogen in the cells of chick embryo in relation to the presence of yolk inclusions
Summary The distribution and genesis of glycogen in the embryonic cells of chickens in the first stages of development has been investigated electronmicroscopically.In the first hours of incubation the glycogen is present in almost all the cells of the blastoderm where it coexists with yolk inclusions. On the second day of incubation the glycogen disappears in all the cells that have completely digested the yolk inclusions and remains only in those that are still rich in yolk. The only exceptions are the myotome cells that, being that they do not have yolk in the third day of incubation, accumulate glycogen in notable quantities coincidental to the appearance of myofibrils.The author holds that the glycogen that is found initially in the embryonic cells has its origin, for the most part, from neoglycogenetic activity, starting from the yolk contained in the cells themselves. It is concluded that this neoglycogenetic activity initially is present in all the embryonic cells, while they still have inclusions, and then remains localized only in the epithelium of the yolk sac that always contains yolk.
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5.
Riassunto Le ricerche condotte sui tentacoli di Vaginulus borellianus hanno permesso di stabilire: a) l'esistenza nella porzione distale dei tentacoli (superiori ed inferiori) di un epitelio sensoriale di tipo olfattivo costituito da neuroni bipolari, cellule di sostegno e cellule basali. I prolungamenti distali dei primi due tipi di cellule si presentano particolarmente interessanti: nei recettori olfattivi si rinvengono ciglia e microvilli, numerosi e lunghi; nelle cellule di sostegno robuste digitazioni apicali percorse da uno spesso filamento assile, b) l'assenza, sia nel tentacolo superiore che in quello inferiore, di un complesso neuroendocrino del tipo di quello riscontrato in Helix, Arion ed altri Stilommatofori, c) la presenza nel tentacolo inferiore di una ghiandola unica, tubulare, in comunicazione con l'esterno e con una secrezione di tipo mucoso, simile a quella dei mucociti di altre superfici del corpo, o della ghiandola del piede di questa o di altre specie di molluschi.
Histological, histochemical and ultrastructural observations on the tentacles of Vaginulus borellianus (Colosi)
Summary The tentacle structure of Vaginulus borellianus (Colosi) has been examined with the ligth and electron microscope; the following conclusions have been reached: a) The olfactory sensory epithelium in the distal portion of both tentacles (superior and inferior) is composed of sensory neurons, supporting cells, and basal cells. The dendrites of the neurons bear cilia and a great number of microvilli apically, whereas the apical portion of the supporting cells is formed by cylindrical plasmatic processes. These are long and thick and have an axial filament. b) The cytochemistry and ultrastructure of the unicellular glands enclosed within the dermo-muscular layer of the tentacles indicate that a neuroendocrine complex of the kind described in Helix, Arion and other Stylommatophores does not occur in this species. c) The gland located in the lower tentacles (belonging to Semper's organ) is a tubular formation, with its opening at the outer surface. Its secretion, mostly mucous, is very similar to that of mucocytes and foot glands of this species and other molluscs.


Lavoro eseguito con un Contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche.  相似文献   

6.
Riassunto

L'A. stabilisce che in Lochnera rosea lo sviluppo del gametofito è di tipo normale; le microspore si dividono secondo il tipo simultanco; il tappeto è di secrezione. Fenomeni di associazione dei cromosomi del corrcdo aploide potrebbero indicare che il numero aploide S di questa specie sia derivato dal num. t.  相似文献   

7.
Riassunto L'A. ha studiato il sistema ipotalamo-ipofisario della femmina del Tritone crestato normale e nelle seguenti condizioni sperimentali: lesioni ipotalamiche, ipofisectomia, carico osmotico, allevamento in ambiente secco, trattamento con acetato di rame. Negli animali ipotalamo-lesi in estate o allevati a temperatura artificiale di tipo estivo in inverno, l'A. ha osservato in un primo tempo un aumento dell'attività secretoria nelle cellule del n. m. p., che poi declina per esaurirsi completamente 50 giorni circa dopo Fintervento operatorio, senza che ne segua atrofia cellulare. Il neurosecreto si accumula nel moncone prossimale del f. preottico-ipofisario, le cui fibre lentamente degenerano in direzione pètale. Nella neuroipofisi l'atrofia tissulare e la rarefazione di sostanza neurosecretoria, già apprezzabile dopo 9 giorni, appaiono estremamente spinte dopo 50 giorni circa. L'atrofia della neuroipofisi, la deplezione in essa del neurosecreto, e il calo dell'attività secretoria nelle cellule del n. m. p. sono meno accentuate negli animali allevati, d'inverno, a temperatura naturale.Negli animali ipofisectomizzati l'A. ha osservato che durante la prima settimana l'attività secretoria nelle cellule del n. m. p. tende ad aumentare. Dal 12° giorno in poi lentamente declina, ma non si esaurisce del tutto neppure dopo 36 giorni, ed entro questo termine le cellule secernenti non degenerano. La quantità di neurosecreto entro le fibre del f. preottico-ipofisario è scarsa nei primi tre giorni, aumenta e si mantiene rilevante dal 5° al 12° giorno, e progressivamente poi diminuisce, senza mai scomparire del tutto. In corrispondenza del tuber le fibre del f. preottico-ipofisario degenerano, e in esse si accumula sostanza neurosecretoria. La degenerazione progredisce lentamente in direzione petale.Il carico osmotico (allevamento in soluzione all'1% di cloruro di sodio) tanto in animali integri che in animali ipotalamo-lesi ha portato, nel corso di 10 giorni, alla degenerazione delle cellule neurosecernenti del n. m. p., ad una forte diminuzione del neurosecreto entro gli assoni del f. preottico-ipofisario e ad una netta deplezione della colloide neuroipofisaria, non accompagnata da mitosi nei piuiciti.Del pari l'allevamento in ambiente secco ha determinato solo in un primo tempo un'esaltazione dei fenomeni neurosecretori nelle cellule del n. m. p. e un incremento dei fenomeni di trasporto lungo la via neurosecretoria; in un secondo tempo però subentrano fatti degenerativi a carico delle cellule secernenti e una più o meno marcata deplezione della colloide nella neuroipofisi.Infine gli effetti ottenuti con iniezioni di acetato di rame sono troppo poco netti per autorizzare qualsiasi deduzione.  相似文献   

8.
Riassunto

L'A. prende in considerazione un'interessante differenziazione cariologica fra l'Agropyrum junceum del litorale atlantico e quello del litorale mediterraneo, segnalata per le coste francesi dal Simonet, il quale ha messo in rilievo che l'entità atlantica è tetraploide (2n=28), mentre quella mediterranea è esaploide (2n = 42). Con l'esame di individui del litorale toscano e della Linguadoca, nonchè di individui del litorale portoghese, viene nel presente studio confermato il reperto dell'A. francese e viene rilevata cariologicamente l'esistenza dell'entità atlantica nell'ambito della Flora lberica, nonchè quella dell'entità mediterranea nell'ambito della Flora Italiana.  相似文献   

9.
Riassunto

Intorno alla esistenza di forme di canapa diverse per caratteri morfofisologici entro la popolazione solitamente coltivata nella prov. di Torino e che dal maggior centro di diffusione e smercio, Carmagnola, porta il nome, l'A. ha dato pi[ugrave] d'una dimostrazione. Proseguendo la strada iniziata or è un quindicennio, questà indagine tratta della germinabilità della canapa nelle sue espressioni di potenza germinativa (% di semi nati), energia germinaliva (rapidità di germinazione) e longevilà (durata della vitalità dei semi) alla stregua di manifestazioni d'ordine genofenotipico. Onde poter affrontare le non facili ricerche è stato necessario analizzate le cause, di natura a così dire ambientale, che in un senso o nell'altro influenzano la germinabilità della canapuccia. Tra esac, l'A. ha indagato le seguenti:

a) lo stadio di maturazione del seme;

b) il sistema di raccolta del seme;

c) il mezzo o ambiente di conservazione del seme quanto a temperatura e umidità relativa dell'aria;

d) il sistema di conservazione del seme.

Ciò fatto, l'A. passa all'analisi del comportamento ereditario della germinabilità partendo da linee puree di canapa a bassa e ad alta potenza germinativa, a bassa e ad alta energia germinativa estratte, or è un decennio, dalla predetta popolazione di Cannabis saliva. Le ricerche hanno dimostrato che nella fecondazione incestuosa della canapa è possibile ottenere linee diverse nella germinabilità; che tanto la potenza quanto l'energia germinativa sono caratteri ereditari; che la fecondazione incrociata annulla il carattere « bassa germinabilità » emerso nell'incesto e dovuto probabilmente a fattori letali onde s'ottengono forme di canapa a germinabilità elevata anche nelle generazioni — in libera fecondazione — successive alla prima; che la potenza e l'energia germinativa sembrano caratteri geneticamente complessi e sono tra loro indipendenti; che la longevità della canapuccia è apparsa indipendente, dal lato creditario, dalla potenza e dalla energia germinativa accertate nel primo anno di vita di essa.  相似文献   

10.
Abstract

Aumento della sintesi di invertasi in seguito a trattamento con saccarosio in cotiledoni isolati da semi germinanti di ricino. – L'attività invertasica per cotiledone aumenta durante la germinazione di semi di ricino. In cotiledoni isolati ed incubati in acqua distillata per 15–22 ore, l'aumento di attività invertasica è molto scarso, L'aggiunta di saccarosio 0,1 M al mezzo di incubazione provoca un aumento di circa 40% dell'attività invertasica; aumento che non si riscontra se i cotiledoni vengono incubati in glucosio 0,1 M. La pre-senza di attinomicina D e di puromicina nel mezzo di incubazione previene lo sviluppo dell'attività invertasica. L'apparente specificità del saccarosio nell'indurre l'aumento di sintesi dell'enzima viene brevemente discussa nel quadro piú ampio dei fenomeni di regolazione da substrato delle sintesi di enzimi.  相似文献   

11.
Riassunto Gli Autori hanno minutamente studiato nel gatto 1'innervazione del polmone, prendendo specificatamente in considerazione le modalità di innervazione del diversi elementi strutturali del parenchima, e il progressive cambiamento di forma delle cellule nervose simpatiche durante l'accrescimento e la senescenza.Gli AA. hanno inoltre studiato il comportamento del metasimpatico polmonare in condizioni di alterata funzionalità (polmone residuo dopo lobectomia e pneumonectomia sperimentali).I risultati più salienti possono essere cosi riassunti: sono stati osservati con particolare attenzione i corpuscoli nervosi terminali di natura sensitiva nelle diverse sedi (ghiandole, epitelio bronchiale, parete dei vasi sanguigni, guaina miocardica delle vene polmonari). Qusti dati, oltre che importanti dal lato morfologico, rappresentano la base anatomica per una esatta interpretazione di molti fenomeni di osservazione clinica: regolazione della dinamica circolatoria, dolore viscerale, riflessi partenti dal peduncolo polmonare e dalla regione dell'ilo.Nelle cellule nervose dei gangli intrapolmonari di soggetti normali si attua una crescita postnatale, che in genere è apparsa di lieve grado. Le modificazioni più salienti, cui vanno incontro i neuroni simpatici polmonari, sono espresse dall'aumento in volume del pirenoforo e dalla comparsa di dendriti, peraltro non molto numerosi.Il processo della complicazione morfologica delle cellule del metasimpatico polmonare avviene seguendo le stesse modalità, sia nell'accrescimento e nella senescenza fisiologica che in condizioni di superlavoro realizzate sperimentalmente (lobectomie, pneumonectomie). L'unica sostanziale differenza, fra il decorrere del processo normale e quello svolgentesi nel polmone residuo costretto ad un superlavoro, è data dal ritmo e dal grado delle trasformazioni rispettive: lente e graduali nel primo, concentrate nel tempo e assai spiccate morfologicamente nel secondo. L'aumento in volume del pirenoforo, l'accrescimento rigoglioso dei dendriti e lo sviluppo delle formazioni parafitiche vengono dagli Autori, analogamente a quanto è stato prospettato da altri Ricercatori per i neuroni di altre sedi, considerati nella identica maniera: tali modificazioni strutturali rappresentano cioè il meccanismo attraverso il quale il neurone polmonare perviene ad una maggiore estensione delle sua superficie, realizzando in tal modo un incremento, talora cospicuo, della sua massa, nella forma la più favorevole al suo metabolismo.  相似文献   

12.
Riassunto Sono state rilevate durante un monitoraggio aerobiologico effettuato a Pietra Ligure (Savona) nel corso del 1987 le concentrazioni polliniche di 50 taxa ed è stata valutata l'influenza relativa dei fattori meteorologici. Le osservazioni palinologiche sono state rapportate alle concentrazioni sieriche delle IgE specifiche, alla reattività bronchiale specifica ed aspecifica valutate in 101 pazienti allergici (rinitici ed asmatici), sensibilizzati a Graminaceae ed Urticaceae (Parietaria) al fine di riconoscere correlazioni tra le caratteristiche aerobiologiche di questi allergeni edi meccanismi patogenetici che sostengono la reattività bronchiale.   相似文献   

13.
Riassunto L'autore ha studiato lo sviluppo in vitro del polmone embrionale di pollo, espiantato a 4 e 5 giorni di incubazione e tenuto in cultura fino ad un massimo di 5 giorni. Il processo di ramificazione dell'albero bronchiale continua in cultura, e puó essere seguito direttamente, mediante l'osservazione della cultura allo stato vivente, fino a che la ramificazione non diviene troppo complicata.L'esame istologico delle culture dimostra la comparsa di fenomeni molto simili a quelli che avvengono nelle condizioni normali di sviluppo, come viene dimostrato dal confronto fra le culture e polmoni di embrioni di pollo dal 5 ° al 10 ° giorni di incubazione. In particolare si sono osservati nelle culture: la secrezione vescicolare dell'epitelio della trachea e dei bronchi, fenomeni di migrazione cellulare attraverso l'epitelio, l'assottigliarsi dell'epitelio verso le ultime ramificazioni corrispondenti ai capillari aeriferi, il distacco di cellule dall'epitelio dei bronchi e dei piccoli rami e la loro caduta nel lume.In confronto allo sviluppo normale si osserva nelle culture una minore rapidità di ramificazione e la scomparsa dei sacchi aeriferi addominali.Ringrazio il Prof. E. Borghese, che ha seguito l'esecuzione della presente ricerca.  相似文献   

14.
Riassunto

Lo sviluppo del gametofito femminile di Campsis radicans (L.) Seem. (Bi-gnonaceae) è di tipo normale, monomegasporiale, otto-nucleato. Le cellule somatiche dell'ovulo durante lo sviluppo del gametofito e la loro trasformazione in tessuto nutritizio presentano particolari fenomeni interessanti non solo dal punto di vista morfologico, ma anche da quello microchimico. L'ispessimento attivo della membrana delle cellule dell'ipostasi è preceduto dall'acquisto di un intenso potere cromotropo e di un aspetto mucillaginoso : il passaggio delle sostanze pectiche della membrana cellulare da uno stato di inerzia ad uno di accrescimento coinciderebbe secondo ogni verosimiglianza con l'acquisto di radicali solforici da parte dei loro polisaccaridi. L'amido del gametofito adulto in via di degenerazione acquista un intenso potere cromatropo determinato dai prodotti della sua demolizione  相似文献   

15.
Riassunto

L'A. deserive la vegetazione di due stazioni delle serpentine dell'Impruneta e riporta le osservazioni condotte negli anni 1938–40 sul ritmo di vegetazione delle specie che popolano tali stazioni.

Dalle osservazioai fenologiche risulta che il risveglio della vegetazione sulle serpentine non è ritardato alla primavera per le specie pi[ugrave] tipiche, mentre lo è per talune specie banali; che le parti secche delle piante tendono a rimanere lungamente in posto; che la disseminazione è lenta e si protrae spesso fino all'autunno inoltrato od anche fino alla primavera successiva.  相似文献   

16.
Riassunto Sono riferiti alcuni reperti istochimici sulle ghiandole calcifere (ghiandole di Morren) di Eisenia foetida.Col metodo v. Kossa hanno assunto una colorazione nera più o meno intensa, oltre gli sferoliti e i romboedri di CaCO3 elaborati dalle ghiandole, anche le assise secernenti.Il metodo Gomori per la fosfatasi alcalina rivela nelle lamine sinciziali delie ghiandole una attività fosfatasica di variabile intensità.La reazione PAS (Metodo McManus) e la reazione Gomori alla fucsina-paraldeide risultano positive nel citoplasma delle cellule esofagee, delle cellule delle cripte in continuità col lume esofageo che rappresentano la porzione anteriore delle ghiandole, e a livello delle fibrille interposte tra sincizio ghiandolare e lacune sanguigne. Specialmente la fucsina-paraldeide mette in rilievo anche la presenza di rare fibrille che attraversando le lacune sanguigne — il cui lume è di calibro molto variabile — ne connettono le pareti. Le stesse reazioni sono negative, tranne per qualche raro granulo, nelle assise secernenti.Il metodo Brachet per gli acidi nucleinici mette in evidenza una pironinofilia di vario grado nel citoplasma del sincizio, visibile sopratutto attorno ai nuclei. Anche i nucleoli, talvolta di dimensioni piuttosto cospicue relativamente alle dimensioni del nucleo, hanno pironinofilia più o meno accentuata, che scompare, come quella del citoplasma, dopo trattamento con ribonucleasi.La colorazione con blu di toluidina a pH diversi o con tempi crescenti di colorazione permette di riconoscere delle granulazioni tenuemente ma nettamente metacromatiche anche a pH più bassi o con trattamenti più brevi, mentre a livello del citoplasma in genere e nel nucleo, la colorazione metacromatica positiva si ha con le soluzioni a pH relativamente più elevato o insorge gradualmente prolungando i tempi di colorazione. La metacromasia delle granulazioni è con tutta probabilità riferibile a mucopolisaccaridi acidi legati ai sali di Ca, mentre la colorazione diffusa del citoplasma è dovuta, verosimilmente, agli acidi nucleinici, la cui presenza è messa in rapporto col processo di continuo, cospicuo rinnovamento del sincizio ghiandolare durante il processo di secrezione.E' stato, infine, messo in evidenza, a conferma di osservazioni precedenti (Massal, 1929) la presenza nelle lamine secernenti di numerosissimi condriosomi filamentosi, disposti regolarmente, che conferiscono alle assise ghiandolari una struttura finemente striata.Questi reperti sono confrontati con quelli ottenuti con le stesse tecniche dall'A. sull'epitelio del sacco endolinfatico degli Anuri, anch'esso atto ad elaborare sali di Ca.Si sottolinea infine come ghiandole di Morren e sacco endolinfatico, organi appartenenti ad animali sistematicamente tanto lontani, hanno probabilmente, accanto ad alcune reazioni istochimiche comuni, anche funzioni in parte corrispondenti, in quanto in entrambi i casi l'accumulo di CaCO3 potrebbe servire come riserva tampone per il mantenimento del pH normale del sangue.  相似文献   

17.
Riassunto

L'A. descrive lo sviluppo del polline e del gametofito femminile in Genista monosperma L., che seguono il tipo normale. Successivamente illustra le prime fasi della embriogenesi, caratterizzata prima del costituitsi di un proembrione di varia ed irregolare conformazione, che si evolve in una informe “massa proembrionale”, di alcune centinaia di cellule ricche di sostanze di riserva, piuttosto vacuolizzate e con spiccati segni di senescenza, poi dall'organizzarsi, nella porzione di questa massa prospicente l'albume, di una vera “area embrionale” subglobosa, che si inizia colla attiva suddivisione poi dall'organizzarsi, nella porzione di questa massa prospicente l'albume, di una vera “area embrionale” subglobosa, che si inizia colla attiva suddivisione di alcune cellule proembrionali. Questa area si evolvera poi nel definitivo embrione, al quale i resti della massa proembrionale fanno in certo senso da sospensore. Considerato poi che questa leguminosa, i cui ovari contegono sempre numerosi ovuli (in media 6–7), raggiunge maturita una rigorosa monosperima, cerca di individuare il processo ed il momento in cui si determina tale monospermia. Scalature nella maturazione dei gametofiti e nella fecondazione permettono solo di comprendere una eventuale riduzione nel numero dei semi, non la monospermia; un certo numero di masse proembrionali puo infatti venirsi a formare in un singolo ovario. L'A., rilevato come in questa specie appaia evidente un ritardo tra la spinta umorale che determina la divisione dello zigot e quella che determina l'organizzazione dell'embrione, suppone che quest'ultima colga per prima la massa proembrionale piu matura o comunque in posizione piu favorita; ed avanza quindi e discute l'ipotesi che da tale area embrionale che per prima comincia ad organizzarsi parta una sostanza capace di inibire l'organizzazione di altre aree embionali, onde a degenerazione delle restanti masse proembrionali e la finale monospermia del legume.  相似文献   

18.
Riassunto

Viene completato l'elenco sistematico dei Ceratium viventi nelle acque di Sanremo, descrivendone una nuova specie: Ceratium Brunellii Rampi n. sp., e se ne stabilisce in linca di massima il comportamento fenologico.

Il raffronto del quadro feno-biologico dei Cerazi di Sanremo con quello di altre località mediterranee, sembra indicare che la distribuzione superficiale e la fenologia di questi microplanctonobi, è sensibilmente identica per tutto il bacino mediterraneo e che il gruppo afanotermo delle acque di Sanremo è ad apparizione precoce nei confronti di altre località mediterrance  相似文献   

19.
Riassunto

L'A. ha studiato l'azione di ammonio lattato, asparagina, nucleinato sodico, adenina, guanina, ipoxantina, xantina ed acido urico sulla moltiplicazione cellulare di Mucor, Saccharomyces, Clorella, formazioni callose di carote, germinazione di semi di Cattleya. Di tutte queste sostanze si sono rivelate attive, per azione stimolante, soltanto i prodotti a più netto significato catabolico : xantina ed acido urico.

Rimane quindi confermata l'ipotesi che gli stessi prodotti di scadimento del metabolismo nucle-proteico possano avere valore di sostanze regolatrici non solo della distensione, ma anche della motiplicazione cellulare ed in base a questo reprto si prospetta l'ipotesi che il meccanismo stimolazione della distensione e della moltiplicazione cellulare sia fondamentalmente lo stesso.  相似文献   

20.
Riassunto

Lo sviluppo del gametofito femmineo di Diotis maritima Desf. e di Bellium bellidioides L. è di tipo Normale 8-nucleato; in ambedue le specie l'apparato antipodale è di costituzione complessa per fenomeni di poliantipoda, che si manifestano sia con la moltiplicazione delle cellule autipodali, sia con la formazione di alcune antipodi binucleate o di antipodi contenenti un sincario. In Diotis maritima è studiata, parallelamente alla microsporogenesi, l'evoluzione del tappeto, che è di tipo ameboide semplice.

Lo sviluppo del gametofito femmineo di Pyrethrum cinerariaefolium Trevir. costituisce un tipo nuovo di costruzione, che presenta diverse modalità di sviluppo. Si tratta di un tipo tetramegasporiale bipolarizzato con oangio monosporiale, la cui caratteristica fondamentale è costituota dalla permanente riunione dei nuclei sporiali mediani. Lo sviluppo segue due diversi schemi. Il primo (schema 1 + 2 + 1) è caratterizzato dal semplice accollamento dei nuclei sporiali mediani, che senza ulteriormente dividersi diventano i due nuclei polari inferiori, e porta alla costituzione di gametofiti adulti 12-nucleati, 10-nucleati e 7 nucleati. Il tipo di sviluppo pi[ugrave] rappresentativo del nuovo tipo di costruzione a nuclei sporiali mediani riuniti è quello Pyrethrum cinerariacfolium 12-nucleato con quattro nuclei micropilari aploidi, quattro nuclei mediani diploidi, e quattro nuclei calazali aploidi. Questo tipo si intercala fra quello Pyrethrum parthenifolium v. aurcum 16-nucleato a polarizzazione 1+1+1+1 (PALM 1915), e quello Euphorbia dulcis 8-nucleato a ploarizzazione 1+3 (CARANO 1925).

Il numero dei cromosomi di Diotis maritima Desf., Santolina pinnata Viv., c Pyrethrum cinerariaefolium Trevir, è n=9.  相似文献   

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