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1.
Riassunto Sono stati effettuati tre anni (1984–86) di osservazioni epidemiologiche ed aerobiologiche per ricercare la relazione esistente tra concentrazione pollinica giornaliera delle Oleacee nell' atmosfera della città di Palermo e numero di casi di pollinosi dovute a tale polline. I dati aerobiologici sono stati ottenuti con un campionatore volumetrico VPPS 2000. Questi, elaborati con il metodo della media mobile su 7 giorni e correlati con i dati epidemiologici, hanno evidenziato che, nel nostro territorio, le famiglie di pollini che rivestono importanza clinica sono tre: Urticacee, prevalentemente Parietaria, Graminacee ed Oleacee, prevalentemente Olea europaéa. Le Oleacee occupano il terzo posto nel determinismo delle pollinosi (21,76% di tutte le pollinosi), mentre dal punto di vista aerobiologico sono al secondo posto. La mancanza di proporzionalità diretta è da mettere in relazione, verosimilmente, con il breve periodo sintomatologico e con un basso potere allergizzante di tale aeroallergene. E' stato registrato, negli ultimi dieci anni, anche in Sicilia, un aumento della frequenza di sensibilizzazione verso il polline delle Oleacee.   相似文献   

2.
Sommario E' del 1974, sulla traccia fornita dall'International Biological Program, che è in atto nel nostro Paese il monitoraggio pollinico. Su iniziativa dell'Assessorato Ambiente della Regione Emilia Romagna e del CNR, nasce la prima rete regionale pilota di monitoraggio aerobiologico rivolta particolarmente ai granuli pollinici responsabili di allergia. Nel 1980 il campionamento pollinico supera i confini regionali e si estende a tutta la penisola, tanto che due anni dopo operano in Italia 20 stazioni. Attualmente vi sono in Italia 57 centri di monitoraggio aerobiologico che operano nell'ambito dell'Associazione Italiana di Aerobiologia, fondata a Bologna nel marzo 1985 e comprendente studiosi provenienti da discipline diverse. E' indispensabile che ogni punto di monitoraggio pollinico abbia un confronto costante con i risultati clinici e la componente vegetale del territorio. A Ferrara i risultati di cinque anni di rilevamento hanno evidenziato tre gruppi principali di pollini allergenici: Graminacee, Urticaee (in particolare il genere Parietaria), Composite (in particolare il genere Artemisia), mentre scarsa è l'incidenza dei pollini degli alberi. Ricerche cliniche, svolte nel 1980 e nel 1982 su due gruppi di pazienti allergopatici, confermano i dati aerobiologici. Le percentuali di positività agli skin-tests sono per le Graminacee il 90% (1980) e l'88% (1982), ler le Urticacee il 30% (1980) e il 27% (1982), per le Composite il 15% (1980) e il 12% (1982). Abbiamo effettuato anche un'indagine sul territorio della provincia di Ferrara per verificare la presenza e consistenza di alcune specie di piante allergeniche. Tralasciando le Graminacee che, per essere assai diffuse, non giustificano una verifica sul campo, abbiamo dato maggior spazio ai generi Parietaria e Urtica (fam. Urticacee) e ai generi Artemisia e Ambrosia (fam. Composite). Nel nostro territorio sono presenti solamente 2 specie diParietaria (P. officinalis eP. diffusa) e 2 specie diUrtica (U. diodica eU. urens). Riguardo alle Composite abbiamo verificato la presenza di 4 specie diArtemisia molto comuni in tutto il territorio ferrarese, mentre 2 specie diAmbrosia sono diffuse soltanto lungo il litorale. Si può affermare che, in campo allergologico, la combinazione di dati aerobiologici, clinici e botanici costituisce la base per giungere ad una diagnosi corretta e per impostare una terapia il più mirata possibile.   相似文献   

3.
Abstract

In questo lavoro abbiamo determinato le caratteristiche di entrata del saccarosio in funzione della sua concentrazione esterna, incubando i pezzi in saccarosio triziato, in condizioni normali e di stress osmotico. Nelle parti apicali l'assorbimento di saccarosio esogeno è lineare in presenza di basse concentrazioni mentre non lo è ad alte concentrazioni. Per quanto riguarda le parti basali la linearità si mantiene per tutte le concentrazioni; inoltre nelle parti apicali l'assorbimento è maggiore che nelle basali e la differenza aumenta all' aumentare delle concentrazioni di saccarosio esterno. Abbiamo poi studiato l'assunzione di saccarosio con osmotici diversi in cui fosse presente anche saccarosio marcato. I risultati ottenuti dimostrano che le parti apicali stressate prendono meno saccarosio dei controlli, mentre nelle basi stressate l'assorbimento, pur essendo inferiore a quello degli apici, è superiore rispetto ai controlli. Le differenze nel trasporto del saccarosio negli apici e nelle basi potrebbero essere spiegate dal fatto che a parità di peso nelle zone apicali ci sono più cellule di dimensioni inferiori che non hanno completato la distensione cellulare e che essendo in attiva crescita sono metabolicamente più attive. Nelle zone basali è invece presente un maggiore numero di cellule morte (xilema completamente differenziato). Questi due fattori potrebbero determinare nelle parti apicali un maggiore assorbimento con prevalenza del trasporto attivo e nelle parti basali un assorbimento inferiore con prevalenza del trasporto per diffusione.  相似文献   

4.
M. Ballero  G. Piu  N. Cara 《Aerobiologia》1987,3(1-2):61-68
Riassunto Gli autori riportano nel presente articolo i risultati ottenuti dal campionamento pollinico svolto nell' atmosfera di Cagliari nel periodo 1981–1985. Sono state identificate 38 famiglie e 60 generi con un numero medio/annuo di 27147 pollini. Si presentano considerazioni vegetazionali dellazona, si raffrontano i risultati con quelli di altri Centri e si prospettano correlazioni tra concentrazioni polliniche e condizione climatiche.   相似文献   

5.
Riassunto Sia le piante spontanee, in particolare la Parietaria e le Graminacee, sia le piante coltivate, i cui pollini hanno in vario grado importanza allergologica, sono abbondantemente rappresentate e diffuse sull'isola di Capri. Gli estratti di acari Dermatophagoides, però, risultano di gran lunga gli allergeni più frequenti nel determinismo delle allergie respiratorie. Gli AA. hanno studiato la composizione bioatmosferica che gravita sul piccolo territorio caprese al fine di stabilire eventuale relazione tra fattori meteoclimatici e positività diagnostica allergica. I fattori meteorologici presi in esame sono stati i seguenti: precipitazioni piovose, umidità relativa, temperatura dell'aria, velocità e direzione dei venti. L'elevata umidità relativa (valori fino a 76% UR), le precipitazioni (valori fino a 108 mm), la velocità del vento (4–7 m/sec), ostacolano l'immissione e la dispersione aerea del polline delle piante anemofile diffuse sull'isola. L'elevata umidità relativa con le variazioni della temperatura (valori fino a 28,5°C) determinano, invece, il microclima caldo-umido delle abitazioni capresi, habitat ideale per lo sviluppo e la crescita degli acari Dermatophagoides. Gli AA. concludono sottolineando l'importanza di tali condizioni meteoclimatiche nel determinismo delle allergopatie respiratorie da allergeni inalanti e, particolarmente, il prevalere delle sensibilizzazioni da acari Dermatophagoides. Evidenziano inoltre come la profilassi ambientale possa rappresentare un momento fondamentale nella prevenzione dalla sensibilizzazione da acari Dermatophagoides per gli abitanti in Capri.
Summary Spontaneous plants, particularly Parietaria and Grasses, and coltived plants, are aboundantly diffused on the Isle of Capri. Dermatophagoides mites are however the most frequent allergens that cause respiratory allergy. The AA. studied the bioatmospheric composition of the little Isle of Capri to find the possible connexion among meteoclimatic factors and allergy. The meteorological factors precipitations, relative humidity, temperature of air, speed and direction of winds, were studied. The high relative humidity (≥76%), the precipitations (≥108 mm), the speed of wind (4–7 m/sec), obstruct the dispersion of pollens of anemophilous plants. The high relative humidity and the variations of temperature (≥25°C), cause in the houses on Capri, a hot microclimate, an ideal habitat for the growth of Dermatophagoides. The AA. conclude emphasizing the importance of meteoclimatic conditions to determine the respiratory allergy caused by inhalant allergens and, particularly, the prevalence of Dermatophagoides sensitization. The AA. emphasize, moreover, that ambiental prophilaxis essential to prevent Dermatophagoides sensitization in Capri.
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6.
Riassunto

L'A. facendo delle osservazioni comparative tra le caratteristiche di sviluppo vegetativo e fiorale rilevate tanto sui rametti ordinari che nei casi anomali di formazione di gemme su spine di Aurantiaceae mette in rilievo il presumibile antagonismo tra sviluppo vegetativo e fiorale che si verifica in genere tra le due importanti attività fisiologiche della pianta.

Nello stesso tempo dà notizia di nuovi casi di formazione di gemme e di foglie su spine di Citrus limonum L. che, confrontati con quelli descritti in precedenti lavori dell'A. riguardanti lo sviluppo di fiori su spine di Aurantiaceae, confermano che gli abbozzi fogliari contigui alle gemme si evolvono regolarmente quando la gemma sia polarizzata nello sviluppo vegetativo o sia allo stato latente, mentre restano in genere allo stato rudimentale quando la gemma viene a polarizzarsi verso lo sviluppo fiorale. Ciò si verifica in generale negli abbozzi fogliari che si sviluppano sulle rachidi fiorali ed eccezionalmente in quelli che sono in rapporto con la gemma che dà origine ad una rachide fiorale.  相似文献   

7.
Riassunto Vengono presentati i risultati del monitoraggio dei pollini allergogeni (18 gruppi botanici + pollini totali) effettuato a Sassari (Sardegna sett.) nel biennio 1984–85, mediante apparecchio campionatore volumetrico ?Burkard?, comparati coi dati dell'indagine clinico-allergologica effettuata contemporaneamente nella zona. La contaminazione pollinica dell' aeroplancton viene messa in relazione con la vegetazione della regione circostante. è stata anche calcolata la conc. oraria dei pollini totali nei vari mesi. Nel 1985 si sono registrati valori di conc. pollinica superiori che nel 1984, specie per i pollini totali, Oleaceae, Cupressaceae e Quercus. Le Compositae hanno sempre presentato una bassa conc. pollinica, e una scarsa incidenza nelle sensibilizzazioni della zona. Le Gramineae vengono al 1° posto come responsabili di pollinosi. Le Oleaceae hanno presentato valori alti di conc. giorn. (eccezionali nel 1985), mentre l'incidenza di pollinosi da olivo nel Sassarese è risultata assai limitata. Il polline di Urticaceae è presente tutto l'anno, ma soprattutto da metà marzo a metà giugno; si è rilevata nei pazienti pollinosici cross-reattività tra Parietaria e Urtica.   相似文献   

8.
Riassunto Un embrione diRana esculenta, allo stadio di bottone caudale, viene sottoposto a ripetuti trapianti di vescicole ottiche diTriton cristatus, su uno o su ambedue i fianchi, a diretto contatto con la massa vitellina ventrale (Fig. 1, A —a).CiÒ fatto e quando i trapianti hanno attecchito, viene trapiantata in sede cefalica e previa asportazione dell'abbozzo corrispondente, una vescicola ottica di un embrione diTriton (Fig. 1, A —b). L'altra vescicola ottica dello stesso embrione diTriton viene trapiantata, sempre in sede cefalica e previa asportazione dell'abbozzo corrispondente, in un altro embrione diRana, allo stesso stadio del precedente, ma che non ha subito trapianti ventrali (Fig. 1, B —b).Tali operazioni vengono ripetute su moite coppie di embrioni diRana.I reperti istologici di cui alle Figg. 2A, 3A, 4A, 5A illustrano i vari gradi di sviluppo e di differenziamento della vescicola ottica diTriton trapiantata in sede cefalica negli embrioni diRana che hanno subito i trapianti ventrali.Al contrario, negli embrioni diRana che non hanno subito tali trapianti ventrali, gli abbozzi diTriton posti in sede cefalica vanno in rapida distruzione, cosa questa già ben nota dalla letteratura ed ulteriormente illustrata dai preparati istologici di cui alle Figg. 2B, 3B, 4B, 5B.Queste osservazioni vengono interpetrate alla luce della teoria delCotronei relativa al ruolo del vitello nei fenomeni di incompatibilità embrionale che si verificano nei trapianti di Urodeli su alcuni Anuri.  相似文献   

9.
Riassunto In allergologia clinica la sensibilizzazione da miceti ha un ruolo di importanza secondaria rispetto a quella da pollini, ma le nostre conoscenze sul ruolo allergenico delle spore e di altre emanazioni atmosferiche dei miceti sono però stato largemente insoddisfacenti. Contrariamente a quanto avviene per i granuli pollinici, la cui sede di origine, la pianta che li produce, è ben visibile nell'ambiente, per le spore dei miceti è frequentemente impossibile evidenziare la sorgente fungina di appartenenza. Maggiore importanza assumono quindi l'identificazione e la misura della loro concentrazione nell'atmosfera. Il campionamento aerosporologico può essere effettuato con apparecchi volumetrici tipo Hirst che permettono però il solo riconoscimento di alcune spore e non di altre, come quelle di Aspergilli e Penicilli. Per quest'ultime appare più utile la captazione mediante capsule di Petri esposte isolatamente o in un apparecchio campionatore a multistadi del tipo dell'Andersen. Per quanto riguarda i riflessi in allergologia clinica la scarsa frequenza di sensibilizzazione da miceti è verosimilmente da collegare alla carente purificazione e standardizzazione degli estratti allegenici utilizzati. Non esiste infatti un'uniformità nei metodi di estrazione delle componenti allergeniche e quindi c'è molta variabilità nel contenuto antigenico ed allergenico degli estratti di ditte diverse o della stessa ditta in tempi diversi. C'è inoltre da considerare che, contrariamente a quanto avviene per i pollini, non esiste per i miceti una ben definita stagione di presenza ambientale di spore fungine sì da consentire una correlazione con la sintomatologia clinica. La stagione fungina dell'atmosfera libera è infatti frequentemente integrata dalla presenza delle stesse spore all'interno delle abitazioni e/o degli ambienti di lavoro per cui l'esposizione diventa di tipo perenne.   相似文献   

10.
Riassunto

L'A. studia i movimenti degli stami di Berberis in natura: trova che nel bocciolo i movimenti sono dovuti a fatti di diversità di accrescimento e di evoluzione dei singoli tessuti: determina il momento e le condizioni fisiologiche in cui si iniziano e la sensibilità e le proprietà contrattili (movimento rapido): mediante osservazioni di tipo sperimentale prova che il movimento rapido di contrazione e quello lento di estensione non dipende da relazioni umorali o di altro genere tra il filamento e gli altri organi del fiore ma è unicamente proprietà intrinseca della cellula contrattile: basandosi su questo fatto e sui dati ottenuti negli altri lavori riporta ad un unico schema i vari movimenti che lo stame compie da quando ha acquistato la proprietà contrattile fino al suo distacco dall'asse fiorale.  相似文献   

11.
Riassunto Nel presente lavoro vengono riportati gli studi quantitativi e qualitativi delle spore micetiche presenti in due diverse zone della città di Cagliari. I rilevamenti sono stati effettuati nei mesi di Febbraio, Marzo ed Aprile del 1987 utilizzando capsule di Petri contenenti “Potato dextrose agar” più antibiotico. Sono state osservate differenze significative nella frequenza delle spore delle due zone considerate. Nel corso dell'intera ricerca abbiamo isolato 6702 colonie filamentose appartenenti a 15 generi diversi; 6 generi sono stati repertati costantemente. Sulla base della quantità e varietà delle specie micetiche identificate, gli Autori ritengono che le spore aerodiffuse possono costituire un fattore di rischio non trascurabile.   相似文献   

12.
Riassunto

L'A. stabilisce die in Ulmus campestris L. lo sviluppo del gametofito femminile avviene secondo due distinti tipi di sviluppo tetramegasporiali bipolarizzati: 1) gametofiti 10, 12 e 14-nucleati con oangio monosporiale che si costruiscono per polarizzazione 1+3 dei nuclei sporiali; 2) gametofiti 8-nucleati con oangio disporiale del tipo Adoxa.

Stabilisce inoltre che la frequenza di sviluppo dei due tipi oscilla intorno ai valori percentuali del 65% e 35% rispettivamente.

Il grado molto elevato di frequenza dei gametofiti 10-nucleati, finora ignoti nella letteratura embriologica, offre all'A. l'opportunità di discutere sul significato e gli attributi del tipo generale Pyrethrum parthenifolium 16-nucleato; il sottotipo Ulmus 10-nucleato, e i sottotipi Tanacetum 12- e 14-nucleato devono esser considerati come sottotipi di riduzione ad esso subordinati.

Durante lo studio della microsporogenesi e dello sviluppo del gametofito femminile è stato riconfermato per questa specie il numero aploide dei cromosomi n = 14. Sono state oservate varie anomalie nella differenziazione dei granuli pollinici, causate da fattori climatici.  相似文献   

13.
La conoscenza delle proprietà Teologiche del mantello della terra è uno dei più importanti problemi della geofisica non ancora risolti. A causa della dipendenza di queste proprietà dalla temperatura, pressione, composizione e fasi delľinterno della terra, lo studio della reologia è molto difficile; esso è inoltre complicato ulteriormente dalla scarsità di informazioni oggi disponibili che risultano perloppiù dalľanalisi delle onde superficiali e delle oscillazioni libere. In questa nota si studia il fenomeno della moltiplicazione delle oscillazioni libere della terra causato dalla reologia calcolando la separazione delle righe spettrali che identificano i modi di oscillazione torsionale. Si trova che la separazione dei periodi di oscillazione è un ordine di grandezza maggiore di quella causata dallo schiacciamento terrestre e che pertanto la loro identificazione potrebbe essere possibile producendo nuovi dati per lo studio della reologia della terra. The knowledge of the rheological properties of the mantle of the Earth is one of the most important unsolved geophysical problems. Due to the strong depth dependence on temperature, composition, phase and pressure of the Earth, the study of the rheology is very difficult with the scarse information presently available and resulting mostly from surface waves and free modes decay. We report here of the new phenomenon of the splitting of the eigenfrequencies of the free modes of the Earth caused by the rheology. The separation of the lines of the predicted splitting is one order of magnitude larger than that caused by the flattening of the Earth. The observation of this splitting will produce new data for the determination of the rheology of the Earth.
Presentata nella seduta del 18 novembre 1989.  相似文献   

14.
Riassunto

L'A. deserive la vegetazione di due stazioni delle serpentine dell'Impruneta e riporta le osservazioni condotte negli anni 1938–40 sul ritmo di vegetazione delle specie che popolano tali stazioni.

Dalle osservazioai fenologiche risulta che il risveglio della vegetazione sulle serpentine non è ritardato alla primavera per le specie pi[ugrave] tipiche, mentre lo è per talune specie banali; che le parti secche delle piante tendono a rimanere lungamente in posto; che la disseminazione è lenta e si protrae spesso fino all'autunno inoltrato od anche fino alla primavera successiva.  相似文献   

15.
Riassunto Viene qui presentato il progetto di elaborazione computerizzata dei dati aerobiologici, relativi alla presenza in atmosfera dei pollini di interesse allergologico, in vista della realizzazione di un Sistema di Banche Dati, regionali e nazionali, che raccolgano e redistribuiscano i dati rilevati dai circa 60 centri di monitoraggio aerobiologico operanti in Italia. Il progetto, basato sull'uso di Personal Computers, è in avanzato stato di realizzazione e si articola in un package di software specifico, di cui è stata data dimostrazione operativa nel corso del 2o Congresso Nazionale A.I.A. svoltosi a Capri nell'aprile 1986. L'articolo descrive in dettaglio la genesi del progetto, le linee di sviluppo in cui lo stesso è articolato, ed in particolare le funzioni di cui è prevista la gestione per mezzo del Computer, sia a livello del singolo utente locale che a livello di Banca Dati regionale o nazionale, fornendo esemplificazioni dei risultati ottenibili (soprattutto sotto forma di grafici) e notizie tecniche in merito alle caratteristiche dell'hardware occorrente, nonché sullo sviluppo e sulle modalità di acquisizione del software specifico.   相似文献   

16.
Riassunto Furono istituiti confronti, in preparati col metodo Golgi-Cox, tra i caratteri dei neuroni piramidali grandi, medi e piccoli della corteccia cerebrale di Mammiferi di grandezza somatica molto differente, e piú precisamente: cavallo, bue, uomo, scrofa, pecora, capra, cane, gatto, coniglio, cavia, ratto, topo. Nell'uomo fu scelto il campo 4 di Brodmann; negli animali una regione della corteccia presumibilmente corrispondente.Nello stesso materiale fu determinata, in preparati col metodo Nissl, la densità dei neuroni, in modo da poter stabilire il numero dei neuroni per mm3 di corteccia.Furono riscontrate differenze modeste nella grandezza del pericario nei vari animali, incomparabilmente meno accentuate di quelle esistenti nello stesso materiale per i neuroni sprovvisti di dendriti (gangli sensitivi). Sono invece imponenti le differenze nell'estensione dell'arborizzazione dendritica. Tali differenze sono di più alto grado nelle grandi cellule piramidali che nelle medie e nelle piccole; però sono ben evidenti anche in queste ultime.Tra i valori ottenuti nella densità dei neuroni e quanto risulta nei preparati col metodo Golgi sull'estensione dell'arborizzazione dendritica negli animali di grandezza corporea differente, vi è coincidenza nel senso che, quanto più ampio è lo spazio occupato dall'arborizzazione dendritica dei neuroni della corteccia e quanto più numerosi sono i neuriti afferenti e le loro collaterali, tanto minore è la densità dei neuroni.I risultati delle presenti osservazioni si accordano con i recenti reperti col microscopic elettronico, secondo i quali i neuroni, la glia ed i vasi sanguiferi sono fittamente stipati, al punto che le fessure, le quali li separano, sono dell'ordine di grandezza submicroscopica; non esistono, nei centri nervosi, altri componenti al di fuori dei neuroni, della glia e dei vasi.Dedicato al Prof. Giuseppe Levi per il suo 88 compleanno. Ricerche compiute con un contributo del C.N.R.  相似文献   

17.
E. Calef 《Plant biosystems》2013,147(4):369-371
Riassunto

Il batteriofago λ controlla le funzioni della parte precoce del suo sviluppo per mezzo di una sostanza diffusibile che antagonizza l'azione del proprio repressore. Questo nuovo elemento del sistema regolativo del virus condiziona il processo infettivo verso lo sviluppo vegetativo ed elimina la possibilità della riduzione a profago.  相似文献   

18.
Riassunto L'autore ha studiato l'ultrastruttura dell'ectoderma dell'area embrionale nel blastoderma di polio.L'ectoderma è formato medialmente, presso la linea primitiva, da alcuni strati di cellule; lateralmente è costituito da una sola fila di cellule. Esso appoggia sulla membrana basale che ha uno spessore di 250 Å.Le cellule sono connesse tra loro da giunzioni del tipo della zonula adhaerens e del tipo della zonula occludens solo presso il contorno superiore dell'ectoderma; in basso sono invece separate da ampi spazi.Nella parte mediale dell'ectoderma, dove questo è pluristratificato, numerosi vacuoli di assorbimento dell'albume si trovano sulla superficie alta; essi sono sempre situati sopra una zonula adhaerens e sono formati dai lembi citoplasmatici di due cellule contigue. L'autore avanza l'ipotesi che nei vacuoli l'acqua dell'albume si separi dalla componente solida e scenda poi negli spazi intercellulari.
Summary The author has studied the ultrastructure of the ectoderm in the embryonic area of the blastoderm of the chicken.The ectoderm is constituted, medially close to the primitive streak, by a few layers of cells, laterally by a single layer. It lies on the basement membrane which is 250 Å thick.The cells are connected to one another by structures of the type of the zonula adhaerens and of the zonula occludens only in proximity of the upper outline of the ectoderm; inferiorly they are, on the contrary, separated by wide spaces.In the medial part of the ectoderm, where this is pluristratified, numerous digestive vacuoles of the albumen are present on the upper surface; they are always situated above a zonula adhaerens and are formed by the cytoplasmic processes of two contiguous cells. The author forwards the hypothesis that within these vacuoles the water of the albumen separates from the solid component and moves thereafter into the intercellular spaces.
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19.
The long lasting scientific collaboration of Adelchi Negri with Camillo Golgi in the Laboratory of General Pathology and Histology of Pavia began in 1898–99, when he was still a medical student, and at about the time basic knowledge about human malaria transmission cycle (to which Golgi himself had given important contributions) was completed. On the occasion of the 100th anniversary of the discovery of Negri bodies, this article provides a short overview of the scientific and cultural context in whichNeurocytes hydrophobiae hypothesis matured. To the same intent and purposes, this article also delineates some of the important scientific achievements in the field of General Pathology by Negri’s contemporaries, reflecting both the influence of the two great pioneers in the field (Bizzozero and Golgi), and the close contact with European science in the 1890’s to the end of the first World War, when biological science in Italy entered a new crisis.
Adelchi Negri e le Scuole di Patologia generale nel passaggio dall’Ottocento al Novecento
Riassunto  La lunga collaborazione scientifica di Adelchi Negri con Camillo Golgi, nel Laboratorio di Patologia generale ed Istologia di Pavia, ebbe inizio nel 1898–99, quando questi era ancora studente di Medicina, e la conoscenza di base sul ciclo di trasmissione della malaria nell’uomo (alla quale lo stesso Golgi aveva dato importanti contributi in studi pionieristici) era completata. In occasione del Centenario della scoperta dei Corpi del Negri, questo articolo offre una rassegna sintetica del contesto scientifico-culturale in cui maturò l’ipotesi delNeurocytes hydrophobiae come agente causale della rabbia. Con questo intento e per lo stesso scopo, questo articolo traccia anche alcuni degli importanti raggiungimenti scientifici nel campo della Patologia generale da parte dei contemporanei di Negri, nei quali è rinvenibile, sia l’influenza dei grandi pionieri della disciplina (Bizzozero e Golgi), sia lo stretto contatto con la scienza europea, tra il 1890 circa e la fine della prima guerra mondiale, allorché la scienza biologica italiana entrò in una nuova crisi.
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20.
Riassunto

A conferma di quanto s'era supposto, la respirazione profonda è apparsa processo fisiologico assai comune. Infatti, essa è stata accerta'a — spesso anche in fasi e periodi diversi del ciclo vitale della stessa pianta — in tutte le specie saggiate (circa 40 riferibili a 16 famiglie).

Nelle piante legnose, il processo respiratorio profondo è risultato della stessa natura che nelle specie erbacee.

Il processo respiratorio profondo e il processo respiratorio superficiale ipogco acquistano valori e significati diversi sia dal lato fisiologico che agronomico secondo la forma coltivata (specie, individuo), le condizioni termiche e la natura del mezzo asfittico del suolo. Per tanto, vuoi nelle piante erbacee che legnose coltivate, è dato osservare una grande variabilità d'adattamento i cui estremi incidono sulle specie che normalmente vivono coll'apparato radicale in terreno idropico cioè in mezzo asfittico costituito da eccesso d'acqua immota e, per contro, sulle specie sensibili — fino a un certo punto — a qualunque comune mezzo asfittico del suolo e però provviste di sistema di radici relativamente superficiale. Le une e le altre sembrano collegate da forme le quali sviluppano comunemente il sistema radicale in terreno libero da acqua stagnante, profondo, permeabile ma tuttavia asfittico negli orizzonti meno superficial — e pi[ugrave] erti — del suolo per atmosfera inerte e per eccesso di CO2.

A entrambi i processi respiratori testè rilevati si allacciano interessanti problemi agronomici riguardanti tra l'altro i lavori di preparazione del suolo eccezionalmente energici particolarmente nei riflessi che questi possono avere a cagione d'una temporanea maggiore aereazione indotta.  相似文献   

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